domenica 28 giugno 2009

Guerra!


28 giugno 1914: l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando e la sua consorte, Sofia, vengono assassinati a Sarajevo da un irridentista serbo. E' il prologo alla Prima Guerra Mondiale, la prima terribile guerra moderna di massa. L'impero austro-ungarico impone un ultimatum alla Serbia. I termini dell'ultimatum (inaccettabili per la Serbia) portano, per il gioco delle alleanze, alla mobilitazione della Russia. La Germania, dal canto suo, mobilita il suo esercito. Poi tocca alla Francia, all'Inghilterra... come in un domino tutte le caselle vanno al loro posto. La guerra sarà inevitabile.

E l'Italia? Legata dal trattato all'Austria e alla Germania, sul primo momento sembra entrare in guerra a fianco degli Imperi. Ma la morte del capo di stato maggiore italiano, Pollio, improvvisa e misteriosa, ferma gli accordi. Il nuovo capo di stato, Luigi Cadorna, farà di tutto per temporeggiare mentre Sonnino, ministro degli esteri, prepara con l'Intesa, a Londra, un accordo per entrare in guerra al loro fianco. L'accordo passerà come "il patto di Londra" e sarà, in parte, disatteso nel dopoguerra. Nel 1915, quindi, l'Italia vibra la "pugnalata alle spalle", il "grande tradimento", come avrà a dire von Bulov. Il "giro di valzer" delle alleanze è compiuto.

Se volete approfondire questo argomento vi segnalo

"L'azzardo del 1915. Come l'Italia decide la sua guerra", di Gian Enrico Rusconi, Il Mulino, 2005

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