lunedì 7 novembre 2011

6-8 novembre 1917 (24-26 ottobre)

Correva l'anno: 1917


Pietrogrado, 24 ottobre 1917 (6 novembre 1917, secondo il calendario gregoriano - in Russia era in vigore ancora il vecchio calendario giuliano).
Quando tramonta il sole le guardie rosse occupano le tipografie, le sede dei telegrafi, il palazzo delle poste. Al mattino irrompono nella stazione ferroviaria, occupandola.
Poi tocca alle banche e agli istituti finanziari, al monte dei pegni, ai cambiavalute.
Kernensky, parlamentare della Duma, a capo dei socialisti rivoluzionari (menscevici) e del governo provvisorio, fugge, macchiando definitivamente così la sua reputazione.
Il resto del governo si rifugia nel Palazzo d'Inverno, assieme alla guardia personale del primo ministro.
La resistenza è solo simbolica. Alle prime ore del 26 ottobre le guardie rosse prendono possesso del Palazzo d'Inverno.
<> è la nuova parola d'ordine.
Pace immediata con i tedeschi, a qualsiasi condizione. Terra ai contadini, autogestione operaia. Esercito di popolo.
Comincia così per la Russia, e il mondo intero, una nuova era.
Grandi sogni, trasformatisi in incubi orrendi il giorno in cui Stalin occupa il partito, e uccide ogni speranza rivoluzionaria.


Un libro consigliato.
Leggiamo i documenti originali.

AA.VV., Cronache e dispacci dalla Rivoluzione d'Ottobre, Pantarei 2007






http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-non_specificato/sku-12772710/cronache_e_dispacci_dalla_rivoluzione_d_ottobre_.htm

Il libro più famoso.
John Reed, I dieci giorni che sconvolsero il mondo, Edizioni Clandestine, 2011 


domenica 16 ottobre 2011

Margrethe Zell, ovvero Mata Hari

Il 15 ottobre 1917, in una fredda mattina di Parigi, viene giustiziata Margrethe Zell, conosciuta come Mata Hari. L'accusa, infamante, è quello di spionaggio a favore della Germania.
Olandese di nascita, si trasferisce a Parigi dopo un tormentato divorzio e comincia a esibirsi in uno squallido locale, il Salon Kireevsky, cambiandosi il nome in Mata Hari, "occhio del giorno", secondo un dialetto malese.
Danzatrice del ventre, le danze coreografate da lei stessa, alla buona, non tardano a interessare i parigini, nel clima cupo determinato da una guerra che sembra non finire mai.
A Verdun sono morti mezzo milione di francesi (e inglesi), assieme a un altro mezzo milione di tedeschi.
I francesi hanno paura. In città ci sono ancora i superstiti del grande assedio del 1870.
Non sono passati nemmeno cinquant'anni. E i più anziani ricordano ancora i prussiani che il 1 marzo 1871 hanno sfilato sotto l'Arco di Trionfo, alla presenza del loro Kaiser.

Per sfuggire il cluma plumbeo di quelle giornate, ufficiali in licenza e parigini doc vanno a vedere le danze orientali della bella olandese, il cui nome circolava già da tempo nei salotti della città.
Comincia così la leggenda della spia ingaggiata dai tedeschi, tramite un altra spia, Anne Marie Lesser, nome in codice "1-4GW". Un compito ambizioso, quasi impossibile: sottrarre al controspionaggio francese la lista degli agenti in servizio nei paesi neutrali.
Qui il mito e la storiografia fanno a pugni (come sempre). Ci sono documenti che dimostrano che Mata Hari sia stata in realtà assoldata dai servizi francesi, e che siano stati proprio loro a spingerla verso gli agenti tedeschi.


La guerra va male, e sul Chemin des Dames, nell'Aisne, muoiono 160mila francesi in pochi giorni. La carneficina esaspera la truppa che, in molti casi, abbandona la trincea.

Le numerose diserzioni, il morale a pezzi degli ufficiali, le sofferenze immani dei soldati: questo è il clima che spaventa i governanti francesi. Temono una nuova "Comune", la rivoluzione parigini del 1870, alla quale partecipò Baudelaire.
Per questo ci vuole un diversivo, qualcosa che serva allo stesso tempo da capro espiatorio e distolga l'attenzione dell'opinione pubblica.
Circola la voce che un agente francese stia facendo il doppiogioco. Il  nome in codice con cui Berlino lo chiama è H-21.
Mata Hari è perfetta. Il processo, assolutamente indiziario, cattura l'opinione pubblica e rinsalda il fronte interno in un momento difficile.
Colpevole! Il verdetto è scritto in anticipo. Non serve a nulla la proclamazione di innocenza che Mata Hari continua a gridare in tutte le fasi del processo.
Per il servizio di controspionaggio, assolutamente incapace di provare alcunchè, è la rivincita, e chiude i conti con un altro grande caso, quello di Dreyfus.

A Parigi, la mattina del 15 ottobre 1917, viene uccisa Mata Hari, che affronterà il plotone di esecuzione senza tremare.




consiglio:

J.Craig, Peculiar Liaisons in War, Espionage, and Terrorism of the Twentieth Century, Algora Publishing, 2004

 

Se cercate qualcosa da leggere su Mata Hari, guardate qui:
Cornick, Morris, The French Secret Services: A Selected Bibliography 




lunedì 10 ottobre 2011

Nasce qualcosa... anzi, La Cosa. Chi mi dice dov'è ora?

IL PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA - NASCITA 

Il 10 ottobre 1990, ventun anni fa, nella vecchia sede di via delle Botteghe Oscure, viene presentato il nome e il simbolo della "Cosa". Partito democratico della sinistra, PDS, si chiamerà (per poco) il partito che avrebbe dovuto raccogliere l'eredità del partito nato nel 1921, a Livorno, da una costola dell'allora Partito socialista italiano.
Achille Occhetto, il nome del segretario "traghettatore", sarà l'ultimo segretario del Pci.
Il Congresso si svolgerà a Rimini, il 31 gennaio 1991, e farà ufficialmente morire il Pci.
A rileggere le tesi congressuali di quei giorni si viene presi da una sorta di stordimento, di ebbrezza politica. Alcune di queste sembrano vere e proprie profezie.
Vi invito a rileggerle.

Consigli bibliografici.

L'analisi politica di Umberto Curi. Nel 1991 scriveva "L'albero e la foresta".
Un libro interessante, all'epoca, ma a rileggerlo ora?
Provate.
Umberto Curi, Paolo Flores d'Arcais, L'albero e la foresta: il Partito democratico della sinistra nel sistema politico italiano, Franco Angeli, Milano 1991
Un libro "di parte", ma molto utile:

Oliviero e Alessio Diliberto, La fenice rossa, Ed. Robin, Roma 1998

E un libro per dare un ripasso a quegli anni-

 Luciano Canfora, La crisi dell'Est e il Pci, Edizioni Dedalo, Bari 1990

 






giovedì 22 settembre 2011

Ancora una volta...

Non tutti sono così "fortunati" da morire per cause naturali prima che il boia di stato faccia il suo sporco lavoro, come è successo al mio buon amico Richard Rossi, morto per un infarto mentre aspettava il suo turno, nel braccio della morte.
Troy Davis, 42 anni, a Jackson, in Georgia, è morto per iniezione letale. A nulla sono servite le manifestazioni a suo sostegno di Benedetto XVI, dell'ex presidente Jimmy Carter, dell'arcivescovo Desmond Tutu e di altri politici e personaggi pubblici americani e internazionali.
Obama se ne è lavato le mani ("non interferisco").

Nessuna parola... solo immensa tristezza.
http://www.repubblica.it/esteri/2011/09/22/news/esecuzione_rinviata-22039102/?ref=HREC1-3


domenica 11 settembre 2011

11 settembre 1973

Esiste un altro 11 settembre del quale ci si dimentica troppo spesso. All'alba del 11 settembre 1973 i carri armati di Pinochet circondano il palazzo della Moneda, dove si trova il presidente regolarmente eletto, Salvador Allende, Il Golpe è organizzato dalla Cia. Allende resiste, lanciando finché può messaggi alla nazioine tramte le radio non ancora occupate dai militari. Per farlo tacere Pinochet ordina il bomkbardamento del palazzo presidenziale.
Alla fine, per non arrendersi, Allende si spara con il mitragliatore regalatogli da Fidel Castro.

mercoledì 31 agosto 2011

Si avvicina l'anniversario. 8 settembre 1943 - 8 settembre 2011

Si avvicina uno degli anniversari che spesso passano inosservati. In tempi come questi, dove la memoria storica è sempre più un lusso, secondo alcuni, ricordare le date fondamentali della nostra storia patria non è mai esercizio inutile. Anzi.
Sono indignato di come sia passato sotto silenzio la cancellazione di due date fondamentali: il 25 aprile e il 1 maggio (come? dite che le hanno solo spostate?). Si sono sollevati i napoletani per San Gennaro, i padovani per Sant'Antonio, ma i lavoratori, dove sono? Dove sono i figli di coloro che hanno fatto la resistenza?
Io comincio - per quanto  posso - a ricordare ogni data che mi viene in mente.
comincio da questa: 8 settembre 1943.
Intanto alcune foto. Dopo il resto.


 C'è una foto tratta da un film. Ma mi sembrava parlasse da sola.




Finalmente ritorna disponibile con la seconda ristampa "Attentato alla Fiera. Milano 1928"

  Finalmente la seconda ristampa.  Eccola sul nuovo sito dell'editore https://www.mursia.com/products/14044