tag:blogger.com,1999:blog-10418028671808053962024-03-13T10:26:32.046+01:00ricerca storica indipendenteStoria e ricerca: un binomio inscindibile. La memoria di un popolo, le sue origini, le sue tradizioni, i fatti accaduti, i traguardi raggiunti e le grandi tragedie subite. Ricercare tra le fonti, gli archivi, i libri, i giornali, le riviste, le testimonianze, le memorie di chi ha vissuto da protagonista o da spettatore avvenimenti che hanno caratterizzato la storia della nostra nazione, e del nostro mondo.carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.comBlogger82125tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-156997308505105622022-12-02T18:23:00.003+01:002022-12-02T18:24:36.117+01:00Finalmente ritorna disponibile con la seconda ristampa "Attentato alla Fiera. Milano 1928"<p style="text-align: center;"> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdiH_-4fXbeeUPjbmU27cjEeDLQPHNVOCMe8q_zV2atCLfrcPyXv8CQVFBWB-J4Fpgh9Cxt-XJHgATf5jQaRtIA86062AX5mUF5RUXLXbcYCD1XfKS3-zggp4v1MfFp3YoTv2wu1lSesD1dTJURZghir43MSs1gvZjypsrS_1oUwuFP5ZNnZx7_Lj7Jw/s1536/Giacchin_AttentatoallaFiera_COVER_1024x.webp" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="1024" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdiH_-4fXbeeUPjbmU27cjEeDLQPHNVOCMe8q_zV2atCLfrcPyXv8CQVFBWB-J4Fpgh9Cxt-XJHgATf5jQaRtIA86062AX5mUF5RUXLXbcYCD1XfKS3-zggp4v1MfFp3YoTv2wu1lSesD1dTJURZghir43MSs1gvZjypsrS_1oUwuFP5ZNnZx7_Lj7Jw/w266-h400/Giacchin_AttentatoallaFiera_COVER_1024x.webp" width="266" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: center;">Finalmente la seconda ristampa. </p><p style="text-align: center;">Eccola sul nuovo sito dell'editore</p><p style="text-align: center;">https://www.mursia.com/products/14044</p><p style="text-align: center;"><br /></p>ilgiornaledelnovecenetohttp://www.blogger.com/profile/06406053353046113437noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-82616396105788230392022-10-20T20:33:00.005+02:002022-10-20T20:33:55.696+02:00<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgDrndnL-as0b2hDKSQ5eX6SRmLidOkszz2yISfLK3s4YpfZ-vHXK5yERIe5BkP5hgtbycwqyeKkBadlVfTm8MuduX3uoxJHcOUsNsOJ9vQ5juBc8kw8u2R1bCNcqXOibmjKwWtfuy-06jSF4wBLVUuNfP3vtAHUXWmk9EHo9sDq7SHmZbtDMv7l753A/s912/$_57.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="912" data-original-width="684" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhgDrndnL-as0b2hDKSQ5eX6SRmLidOkszz2yISfLK3s4YpfZ-vHXK5yERIe5BkP5hgtbycwqyeKkBadlVfTm8MuduX3uoxJHcOUsNsOJ9vQ5juBc8kw8u2R1bCNcqXOibmjKwWtfuy-06jSF4wBLVUuNfP3vtAHUXWmk9EHo9sDq7SHmZbtDMv7l753A/w300-h400/$_57.JPG" width="300" /></a></div><p></p><h1 style="text-align: left;">La propaganda, l'arma decisiva</h1><p style="text-align: left;">Tutti gli stati, le organizzazioni, i partiti, nel corso della lunga storia dell'umanità, da quando è apparsa la scrittura e il consorzio umano, ha usato la propaganda per vari scopi: raggiungere il potere, mantenerlo, creare consenso o malcontento, deviare il corso della politica o sobillare gli animi.</p><p style="text-align: left;">Eppure il termine "propaganda" non è antichissimo. A quanto ricordo, la prima volta che comparve con il significato ancor oggi valido, ossia "difendere le proprie opinioni, farle conoscere e diffonderle, oppure diffondere calunnie e falsità, con l'obiettivo di danneggiare le idee altrui, danneggiando magari la reputazione dei propri avversari (politici, economici, sportivi, ecc.) risale al Xi secolo, quando la Chiesa cattolica si vede minacciata dallo scisma tedesco capeggiato da Lutero, in contrasto con la dubbia moralità della concessione dell'indulgenza dai peccati in cambio di vile denaro. L'adesione al movimento religioso che verrà definito Protestesimo è fulmineo nei paesi nordici. Poco c'entra la concezione della fede cristiana, ma è l'occasione per i principi che si dividttono quel che resta del Sacro Romano impero (risorgerà con Carlo VII e si trascinerà a stento fino all'inizio del XIX secolo). Proprio per difendere la supremazia della Chiesa, il suo diritto a nominare i Vescovi e soprattìutto a trattenere le decime, Gregorio XV istituisce la Congregazione denominata "De Propaganda fide", ovvero la diffusione della "Vera" religione, in contrasto con tutte le altre "erronee" o peggio "eretiche".</p><p style="text-align: left;">Dal 1622 al 1914 il passo non è certo breve, ma nemmeno abissale. Con la fine della società del XIX secolo e l'ingenua fede nella scienza come soluzione ai mali dell'umanità e l'inizio del grande massacro consentito proprio dalle nuove tecnologie scientifiche e industriali convertite alla guerra e alla fabbrica della morte di massa, inizia anche la battaglia della propaganda. </p><p style="text-align: left;">La nuova tecnologia ha inventato il telegrafo, il telefono, la radio, accanto alla diffusione della stampa a portata di tutti, ai manifesti murali, ai proclami altisonanti con cui si chiamano tutti al "sacro dovere" di prendere le armi e partecipare al grande macello di popoli gettati uno contro l'altro senza nemmeno comprenderne il motivo. </p><p style="text-align: left;">E' tramite la nuova arma non meno letale delle altre che i governi, i partiti, le dinastie, portano avanti le loro battaglie comodamente al riparo delle redazioni o dei ministeri. Si mischiano i fatti con le invenzioni, si distorcono gli accadimenti, si amplificano i fatti insignificanti, a seconda della convenienza delle parti. Al contrario, grandi massacri vengono tenuti nascosti. Nessunoéé legge del genocidio degli armeni, perchè non conviene irritare la Turchia fino a che non deciderà da quale parte stare nel conflitto che da europeo diventa mondiale.</p><p style="text-align: left;">La propaganda degli interventisti italiani (pochi ma ben foraggiati dal denaro francese) provoca le "radiose giornate del maggio" ossia poche manifestazioni di grande clamore mediatico. L'Italia della carta stampata è in mano all'Ansaldo, che produrrà cannoni, o alla famiglia Agnelli, che farà fortuna con le famose autoblinde, e le terribili mitragliatrici "Fiat", e via di seguito.</p><p style="text-align: left;">Nessuno descrive la morte orribile della trincea, il terribile fetore dei cimiteri al chiaro di luna, con i soldati che imputridiscono gli uni accanto agli altri nella terra di nessuno, sotto lo sguardo dei loro commilitoni ai quali toccherà la stessa sorte.</p><p style="text-align: left;">La propaganda accusa i tedeschi di atrocità, alcune realmente accadute altre inventate per avere violato la neutralità del Belgio.</p><p style="text-align: left;">La menzogna stampata, diffusa via radio, esaltata dai proclami militari, prosegue anche a guerra finita, e preparerà gli animi al secondo bagno di sangue, ancora più mostruoso. </p><p style="text-align: left;">Quella che vedete sopra è la pubblicità della Radio del popolo, venduta a prezzi stracciati dal regime di Hitler. </p><p style="text-align: left;">Lo stesso da noi, con la Radio Balilla, e in America, con la General Electric Radio Company.</p><p style="text-align: left;">Il cinema aiuterà la sforzo preparatorio, la stampa nasconderà i terribili crimini che si preparano in Germania contro gli ebrei. La croce rossa coprirà tutto in nome della politica di equilibrio, e in Russia tutti leggono la Pravda, ovvero la Verità (di stato)</p><p style="text-align: left;">Saltando di quasi un secolo, la propaganda ha sempre il suo peso, e le ultime elezioni lo hanno confermato. Intanto rischiamo la fine del mondo, l'olocausto nucleare, e nel frattempo aspettiamo i nomi del nuovo governo.</p><p style="text-align: left;">Fortebraccio (Carlo) <br /></p><p style="text-align: left;"> </p><p style="text-align: left;"><br /></p>carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-49328392761025863092022-03-19T02:45:00.003+01:002022-03-19T02:49:11.809+01:00Il responsabile della Difesa sulla circolare per le divise: «Si tratta di un’attività ordinaria, le forza armate efficienti sono garanzia per i cittadini»<a href="about:invalid#zSoyz" target="_blank">FONTE: https://www.open.online/2022/03/18/lorenzo-guerini-circolare-esercito-soldi/</a>
(CHI SONO: htt<a href="https://www.open.online/chi%20siamo-siam" target="_blank">ps://www.open.online/chi-siam</a>o/)
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini spiega oggi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera perché è stata inviata la circolare che chiedeva di addestrarsi e prepararsi ai combattimenti: i militari «devono essere pronti», esordisce, per poi precisare: «Francamente sono sorpreso della sorpresa. È un’attività ordinaria che riguarda il livello esercitativo e di prontezza, anche tenendo conto del contesto attuale e delle sue possibili evoluzioni, per le missioni cui sono chiamate le Forze armate». E dice che non c’è nulla di strano nel voto della Camera per l’incremento delle spese militari: «’Voglio essere chiaro: Forze armate moderne ed efficienti sono garanzia in primis per i cittadini, per la loro sicurezza e per il ruolo dell’Italia nel mondo. E il contesto attuale lo richiede ancora di più. Fin dal mio insediamento l’adeguamento delle risorse della Difesa è stata una priorità che ho posto all’attenzione del Parlamento e dell’opinione pubblica. È quindi necessario che gli uomini e le donne in uniforme siano messi in grado di svolgerle nel miglior modo possibile, con piena operatività e massima sicurezza. E che il Paese possa contare su uno strumento militare capace di difenderlo da tutte le forme di rischi. La Camera, a larga maggioranza, ha deciso di incentivare il governo a raggiungere in tempi rapidi questo obiettivo che riguarda la nostra appartenenza alla Nato».
Riguardo le forze sul campo, Guerini precisa che «l’Italia è un paese importante dell’Alleanza – sottolinea il ministro della Difesa – e si assume le sue responsabilità. Eravamo e siamo presenti in Lettonia con 250 unità, in Romania con le attività di sorveglianza degli spazi aerei atlantici oggi con 8 Eurofighter e prosegue l’impegno navale nel Mediterraneo orientale. Siamo disponibili a rafforzare le misure di rassicurazione dei paesi più esposti sul fianco sud-est. Per questo ho intensificato le interlocuzioni con l’Ungheria, dove parteciperemo a esercitazioni congiunte. Iniziative che sono il nostro contributo al rafforzamento della deterrenza in conseguenza delle scelte di Putin. La Nato è un’alleanza difensiva, non una minaccia. Chi racconta il contrario dice una bugia».
Infine, sulle strategie dell’Alleanza Atlant1
<a href="about:invalid#zSoyz" target="_blank">FONTE: https://www.open.online/2022/03/18/lorenzo-guerini-circolare-esercito-soldi/</a>
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(CHI SONO: htt<a href="https://www.open.online/chi%20siamo-siam" target="_blank">ps://www.open.online/chi-siam</a>o/)
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Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini spiega oggi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera perché è stata inviata la circolare che chiedeva di addestrarsi e prepararsi ai combattimenti: i militari «devono essere pronti», esordisce, per poi precisare: «Francamente sono sorpreso della sorpresa. È un’attività ordinaria che riguarda il livello esercitativo e di prontezza, anche tenendo conto del contesto attuale e delle sue possibili evoluzioni, per le missioni cui sono chiamate le Forze armate». E dice che non c’è nulla di strano nel voto della Camera per l’incremento delle spese militari: «’Voglio essere chiaro: Forze armate moderne ed efficienti sono garanzia in primis per i cittadini, per la loro sicurezza e per il ruolo dell’Italia nel mondo. E il contesto attuale lo richiede ancora di più. Fin dal mio insediamento l’adeguamento delle risorse della Difesa è stata una priorità che ho posto all’attenzione del Parlamento e dell’opinione pubblica. È quindi necessario che gli uomini e le donne in uniforme siano messi in grado di svolgerle nel miglior modo possibile, con piena operatività e massima sicurezza. E che il Paese possa contare su uno strumento militare capace di difenderlo da tutte le forme di rischi. La Camera, a larga maggioranza, ha deciso di incentivare il governo a raggiungere in tempi rapidi questo obiettivo che riguarda la nostra appartenenza alla Nato».
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Riguardo le forze sul campo, Guerini precisa che «l’Italia è un paese importante dell’Alleanza – sottolinea il ministro della Difesa – e si assume le sue responsabilità. Eravamo e siamo presenti in Lettonia con 250 unità, in Romania con le attività di sorveglianza degli spazi aerei atlantici oggi con 8 Eurofighter e prosegue l’impegno navale nel Mediterraneo orientale. Siamo disponibili a rafforzare le misure di rassicurazione dei paesi più esposti sul fianco sud-est. Per questo ho intensificato le interlocuzioni con l’Ungheria, dove parteciperemo a esercitazioni congiunte. Iniziative che sono il nostro contributo al rafforzamento della deterrenza in conseguenza delle scelte di Putin. La Nato è un’alleanza difensiva, non una minaccia. Chi racconta il contrario dice una bugia».
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Infine, sulle strategie dell’Alleanza Atlantica, dice che «la Nato era già impegnata nella revisione del suo concetto strategico. L’aggressione russa ha rinnovato questa esigenza focalizzando l’attenzione sulla missione primaria, la difesa collettiva. L’Italia inoltre lavora su tre pilastri che contribuiscono alla missione principale: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi, sicurezza cooperativa. Anche qui Putin ha sbagliato previsione: puntava su una Nato piegata dalla drammatica conclusione della missione afgana e invece ha trovato una Nato più determinata e unita che mai».
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ica, dice che «la Nato era già impegnata nella revisione del suo concetto strategico. L’aggressione russa ha rinnovato questa esigenza focalizzando l’attenzione sulla missione primaria, la difesa collettiva. L’Italia inoltre lavora su tre pilastri che contribuiscono alla missione principale: deterrenza e difesa, prevenzione e gestione delle crisi, sicurezza cooperativa. Anche qui Putin ha sbagliato previsione: puntava su una Nato piegata dalla drammatica conclusione della missione afgana e invece ha trovato una Nato più determinata e unita che mai».
carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-83461873297421097192022-03-19T02:28:00.001+01:002022-03-19T15:01:13.929+01:00NESSUN MORTO NELL'OSPEDALE PEDIATRICO? <b>Ecco come il mondo dei mass-media presentava il 10 marzo un crimine terribile compiuto dai missili Russ</b>i <div><br /></div><div>Ecco una carrellata sulle maggiori testate estere. </div><div><b>Washington Post</b> </div><div><br /></div><div> Il bombardamento russo contro l’ospedale di Mariupol, “ha segnato un'altra giornata devastante in Ucraina”, scrive il Washington Post che mette in apertura a tutta pagina la notizia e le reazioni che ha suscitato a Kiev, dove Zelensky ha rinnovato la sua sempre più disperata richiesta all’Occidente di aiuti sul campo, e a Washington, dove gli analisti governativi avvertono che “la Russia sembra lanciare attacchi più indiscriminati per ottenere piccoli ma strategici guadagni sulle città chiave” e nel contempo sfodera una “retorica sulle armi chimiche che potrebbe significare che sta pianificando un attacco da usare come pretesto” per scavalcare anche questa soglia.
L’effetto dell’escalation negli attacchi contro la popolazione civile, scrive il giornale in un’analisi, è che “una cortina di ferro economica e culturale sta calando sulla Russia mentre il presidente Vladimir Putin procede con la sua invasione dell'Ucraina, invertendo decenni di integrazione con le economie occidentali e minacciando di isolare i russi in misura mai vista dall'era sovietica”. Sta insomma emergendo una “Russia in versione Stato paria”, un Paese “che nemmeno i suoi cittadini riconoscono più”, e per il quale l'Europa “è un universo sempre più inaccessibile, traboccante di rabbia nei confronti dei russi”.
Un focus è dedicato a Zelensky: “L'attore diventato presidente ora si ritrova a recitare davanti a due pubblici”, uno è costituito dai i cittadini ucraini assediati, che ha unito in una forza di resistenza improvvisata ma motivata, e l’altro dai leader mondiali che invece resistono alle sue richieste di un intervento militare diretto. “Nonostante la sua ritrovata influenza globale e il rapporto personale con il presidente Biden, che ha parlato con Zelensky una dozzina di volte da quando è entrato in carica nel gennaio 2021, i leader statunitensi ed europei rimangono cautamente in disparte, pronti a spedire armi anticarro e antiaeree all'esercito ucraino ma non a fare un passo più avanti nel conflitto inviando jet da combattimento”, scrive il Post. </div><div><br /></div><div>
<b>New York Times
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“Colpito un ospedale mentre aumentano gli attacchi contro i civili”, titola a tutta pagina il New York Times, che rileva: “Le condizioni di pericolo stanno peggiorando in diverse città ucraine, alle quali le forze russe si vanno avvicinando colpendo sempre più obiettivi civili e lasciando le persone intrappolate senza servizi di base come acqua, cibo, riscaldamento e medicinali”.
Il quadro, descritto in un reportage da Leopoli, è questo: “Non essendo riusciti a sconfiggere l'esercito ucraino nelle prime settimane della guerra e incontrando una dura resistenza nelle principali città come Mariupol, Kharkiv e Kiev, i comandanti russi sembrano ricorrere a tattiche utilizzate nelle precedenti guerre in Cecenia e Siria: radere al suolo le città con una travolgente e indiscriminata potenza di fuoco”. In prima pagina si segnala anche un servizio sugli oligarchi russi che hanno trovato a Dubai, una delle capitali finanziaria del mondo arabo, un accogliente riparo dalle sanzioni economiche occidentali.</div><div><br /></div><div>
<b>Wall Street Journal
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Le bombe russe che hanno colpito l’ospedale materno-infantile di Mariupol sono la notizia del giorno anche per il Wall Street Journal, sul quale si ritrova la stessa fotografia della donna incinta che viene portata via su una barella pubblicata da molte testate internazionali in prima pagina. Il quotidiano finanziario dedica un’analisi alla “sfida tattica” che la guerra in Ucraina pone all’Occidente: “Gli Stati Uniti e i loro alleati stanno camminando su una linea sottile in Ucraina, cercando di aiutare gli ucraini a contrastare l'invasione russa ma evitando di attraversare le linee rosse e di essere trascinati in un conflitto diretto con un avversario dotato di armi nucleari”, sottolinea il giornale, che prosegue: “Finora, Washington e le capitali europee hanno risposto alla violenza in costante aumento dell'offensiva militare di Mosca con consegne di armi, condivisione di informazioni e aiuti finanziari a Kiev, oltre a sanzioni economiche radicali contro la Russia.
Gli sforzi occidentali per sostenere l'Ucraina mentre combatte i russi vanno ben oltre l'assistenza fornita dagli Stati Uniti e dai suoi alleati ai mujaheddin dopo l'invasione sovietica dell'Afghanistan nel 1979”, rileva il Wsj, e avverte però che “tale intervento è un'area grigia in un conflitto.
Contro un paese con armi nucleari, è irta di rischi di errori di calcolo”. In un approfondimento in qualche modo parallelo, il giornale segnala che “l'aggressione della Russia non ha solo ridato alla Nato una rinnovata attenzione dopo tre decenni di ricerca di uno scopo nel mondo del dopo Guerra Fredda. Ha mostrato la centralità dell'alleanza per la libertà politica ed economica delle democrazie occidentali, spingendo i membri a radunarsi attorno all'istituzione spesso criticata”.</div><div><br /></div><div>
<b>Financial Times
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L’attacco russo contro l’ospedale pediatrico di Mariupol domina la prima pagina del Financial Times, che come altre testate sceglie la foto della donna incinta in barella in mezzo alle macerie per rendere con l’immediatezza di un’immagine l’orrore di questo bombardamento. “Zelensky accusa la Russia di atrocità per l’attacco contro l’ospedale, in un appello per l’aiuto del mondo”, dice il titolo di apertura che dà anche il senso ‘politico’ del fatto.
In prima pagina, il quotidiano della City pubblica anche un servizio sul conto che anche la Cina comincia a pagare per il conflitto scatenato dall’alleato Putin: “I maggiori produttori cinesi di smartphone stanno tagliando le loro spedizioni in Russia a causa del crollo del rublo e delle sanzioni occidentali, nonostante le pressioni di Pechino per sostenere Vladimir Putin dopo la sua invasione dell'Ucraina”, scrive Ft, secondo cui “i tagli, guidati da Huawei e Xiaomi, mostrano che gli sforzi del presidente cinese Xi Jinping e del suo omologo Putin per costruire uno stretto rapporto personale non stanno proteggendo i gruppi cinesi dalle ricadute economiche della guerra. Le sanzioni stanno inoltre rendendo difficile per le aziende cinesi sfruttare le opportunità create dall'esodo di gruppi occidentali dalla Russia”.
Il giornale ricorda che il commercio bilaterale tra Mosca e Pechino ha raggiunto il record di 146 miliardi di dollari lo scorso anno, con la Cina che rappresenta circa il 14% delle importazioni russe. “Ma – sottolinea - il calo di oltre il 35% del rublo rispetto al dollaro dopo l'invasione ha anche reso difficile per le aziende cinesi vendere i loro prodotti in Russia senza subire perdite”, perché dovrebbero far pagare ai clienti russi un prezzo in rubli molto più alto per compensare il tasso di cambio, “ma ciò è difficile dato il deterioramento dell'economia russa”. </div><div><br /></div><div>
<b>The Times
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Il Times sceglie l’attacco contro l’ospedale materno-infantile di Mariupol come notizia di apertura: “Madri e bambini nel mirino”, dice il titolo, sulla fotografia di una donna incinta portata su una lettiga tra le rovine. “I leader mondiali hanno reagito con indignazione dopo che una grande bomba sparata da un jet russo ha colpito il reparto maternità e bambini di un ospedale nella città ucraina assediata di Mariupol. <i>Il presidente Zelensky ha condannato l'attacco come un crimine di guerra e ha pubblicato un video dei resti sventrati dell'ospedale”</i>, scrive nel suo reportage l’inviato del quotidiano londinese. </div><div><br /></div><div><br /></div><div>Quello che è stato riportato qui (tradotto)<i> e divulgato dalla maggiore agenzia di stampa italiana (AGI -AGENZIA GIORNALISTICA ITALIA S.p.A. HA CONTRIBUITO alla formazione dell'opinione pubblica, la informa "<b>obiettivamente</b>" perché possa crearsi una <b>propria opinione.</b></i></div><div> In pochi casi viene filtrata dai pochi lettori abituati a coltivare la difficile arte dello "<b><i>spirito critico</i></b>".</div><div><br /></div><div> Ma è difficile restare scettici di fronte a una notizia così terribile, che scuote violentemente la coscienza di ognuno di noi.</div><div><br /></div><div><span style="font-size: medium;"> <b>Una strage di bambini, ricoverati in un ospedale, causata volontariamente dalle forze armate di un esercito invasore nonostante fosse stato segnalato in tutte le forme disegni, appelli, scritte giganti sul tetto, sui muri, appelli delle principali autorità; tutto questo è stato ignorato volontariamente dagli attaccanti che hanno - sempre secondo tutti i mass-media internazionali - compiuto un orrendo crimine di guerra che non potrà restare impunito dalla comunità internazionale. </b></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span></div><div>
Non è una notizia riportata da un blogger, da un piccolo quotidiano indipendente, da un foglio online, <b>MA E' LANCIATA, RILANCIATA, COMMENTATA, DISCUSSA, APPROFONDITA DA QUELLI CHE SONO MAGGIORI QUOTIDIANI INTERNAZIONALI, </b>il cui editore spesso è parte in causa.</div><div><br /></div><div> (si pensi solo all'influenza di tutto ciò sull'andamento della borsa e i fantamiliardi che si muovono da un momento all'altro a seconda dell'onda emotiva causata dalle notizie) </div><div><br /></div><div> A lanciare la notizia e le reazione delle principali testate internazionali è l'AGI, ossia
<b>Agi - Agenzia
Giornalistica Italia S.p.A.
Via Ostiense, 72, 00154 Roma
Tel. 06.519961
marketing@agi.it
Iscrizione al Registro della Stampa presso il Tribunale di Roma: 188/2017 | Editore: Agi Via Ostiense, 72, 00154 Roma | Direttore responsabile: Mario Sechi - P.IVA/CF: P.IVA 00893701003</b></div><div><br /></div><div>DOVREBBE ESSERE UNA FONTE OBIETTIVA. </div><div><br /></div><div>SI è parlato di 200 bambini uccisi, poi 500, il Sindaco della città dove si trova l'ospedale ha parlato di 10000 (MILLE) vittime. Per giorni e giorni abbiamo assistito a uno spettacolo mediatico fondato su questa terribile atrocità.</div><div><br /></div><div>Ieri però ho sentito qualche secondo per una DOVEROSA rettifica in coda ad un breve gr </div><div>nessuna vittima (né tra il personale medico né tra i piccoli malati). Si parla di un ferito grave (e già questo è un crimine causato dalla follia di chi intende risolvere le controversie internazionali con le armi)</div><div><br /></div><div><span style="font-size: large;"><b>Come diceva Eschilo, 2500 anni fa, "in guerra, la prima vittima è la verità" </b></span></div><div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both;"><br /></div>
</div>carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-32314189089306761292022-03-12T00:54:00.002+01:002022-03-12T00:55:52.363+01:00Il Consiglio di sicurezza dell'ONU esprime la sua preoccupazione per i 30 laboratori di ricerche biologiche attivi in Ukraina<p> <span class="category"><a href="https://www.b92.net/eng/news/world.php">World</a></span>
<span class="comments"><a href="https://www.b92.net/eng/comments.php?nav_id=113261">0</a></span></p><p>fonte https://www.b92.net/eng/news/world.php?yyyy=2022&mm=03&dd=11&nav_id=113261</p><p><br /></p><section class="left ">
<article class="item-page">
<div class="article-header">
<h2 style="text-align: left;"><span style="font-size: large;">UN Security Council in NY: "Network of 30 biological laboratories formed in Ukraine"</span></h2>
<p>
Under Secretary of State
Victoria Nuland previously admitted that Ukraine is the host of
"biological research facilities". </p></div></article></section><div class="article-header"><div class="article-share">
</div>
<div align="left" class="img-frame-left img-frame-horizontal" style="float: left; width: 642px;"><div align="left"><img align="left" alt="EPA-EFE/JUSTIN LANE" border="1" height="405" hspace="0" src="https://www.b92.net/news/pics/2022/03/11/932124328622b8212edd77057156217_v4big.jpg" vspace="0" width="640" /></div><div class="brclear"></div><div align="left" class="img-caption">EPA-EFE/JUSTIN LANE</div></div> </div>
<p>Under Secretary of State Victoria Nuland expressed
concern that they could come under the control of Russian forces.
However, Washington denied that there was any research aimed at creating
biological weapons. <br /><br /> At the request of Russia, the UN Security
Council is meeting in New York to discuss "U.S. biological activities on
the territory of Ukraine". <br /><br /> This came after the Russian armed
forces announced on March 7 that they had discovered 30 biological
compounds in Ukraine, saying that the facilities were probably involved
in the production of biological weapons.</p><h2 class="subtitle">Nebenzya: "A network of 30 biological laboratories has been formed in Ukraine"</h2> <figure></figure>
<p></p>
<p>"Documents were available to the Russian Ministry of
Defense confirming that a network of 30 biological laboratories had been
set up in Ukraine to improve the pathogenic properties of deadly
diseases, including plague, anthrax, tularemia and cholera," the UN
Security Council said in a statement. The issue of biolaboratories in
Ukraine was raised by the Permanent Representative of Russia Vasily
Nebenzya. "We convened today's meeting because Russia's conduct of a
special military operation in Ukraine revealed really shocking facts
about the urgent cleansing of the Kyiv regime from the traces of the
military-biological program that Kyiv is implementing with the support
of the U.S. Department of Defense," he added.<span> </span></p>carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-68987898067154990802022-03-12T00:36:00.001+01:002022-03-12T00:41:59.132+01:00Il Congresso USA stanzia quasi 14 miliardi di dollari per aiuti all'Ukraina<p> Source: Al Jazeera and news agencies</p><h2><li class="menu__item menu__item--aje" data-testid="menu" style="text-align: left;"><b><span style="font-family: georgia;">congress USA gives final approval to $13.6bn Ukraine aid bill</span></b></li></h2><div><div class="container container--grid container--article container--white container--vertical-padding"><div class="container__inner"><div class="l-col l-col--8"><main aria-label="Main content area" id="main-content-area" tabindex="-1"><header class="article-header"><p class="article__subhead css-1wt8oh6"><em>Measure supported by Biden will provide $6.5bn to the Pentagon for military assistance, $6.7bn to care for refugees.</em></p></header><figure class="article-featured-image"><div class="responsive-image"><img alt="" loading="eager" sizes="(max-width: 120px) 120px, (max-width: 270px) 270px, (max-width: 375px) 375px, (max-width: 570px) 570px, (max-width: 770px) 770px, 770px" src="https://www.aljazeera.com/wp-content/uploads/2022/03/2022-03-08-CONFLICT-USA-CONGRESS-1.jpg?quality=80&resize=770%2C513" srcset="/wp-content/uploads/2022/03/2022-03-08-CONFLICT-USA-CONGRESS-1.jpg?quality=80&resize=120%2C80 120w, /wp-content/uploads/2022/03/2022-03-08-CONFLICT-USA-CONGRESS-1.jpg?quality=80&resize=270%2C180 270w, /wp-content/uploads/2022/03/2022-03-08-CONFLICT-USA-CONGRESS-1.jpg?quality=80&resize=375%2C250 375w, /wp-content/uploads/2022/03/2022-03-08-CONFLICT-USA-CONGRESS-1.jpg?quality=80&resize=570%2C380 570w, /wp-content/uploads/2022/03/2022-03-08-CONFLICT-USA-CONGRESS-1.jpg?quality=80&resize=770%2C513 770w" /></div><figcaption>US Senate Majority Leader Chuck Schumer speaks to reporters at the US Capitol in Washington, DC [Evelyn Hockstein/Reuters]</figcaption></figure><div class="article-info-block css-ti04u9"><div class="article-b-l" style="border-color: rgb(250, 144, 0);"><div class="article-dates" style="border-color: rgb(250, 144, 0);"><div class="date-simple css-1yjq2zp"><span class="screen-reader-text">Published On 11 Mar 2022</span><span aria-hidden="true">11 Mar 2022</span></div><div class="date-simple css-1yjq2zp"><br /></div><div class="date-simple css-1yjq2zp"><br /></div><div class="date-simple css-1yjq2zp">The
United States Senate gave final approval to a $13.6bn emergency
military and humanitarian aid package for Ukraine and its European
allies late on Thursday, sending the bill to President Joe Biden who has
said he will sign the measure.</div></div></div></div></main></div></div></div></div><div><div class="container container--grid container--article container--white container--vertical-padding"><div class="container__inner"><div class="l-col l-col--8"><main aria-label="Main content area" id="main-content-area" tabindex="-1"><div class="wysiwyg wysiwyg--all-content css-1ck9wyi">
<p>“We’re giving the Ukrainians billions for food, medicine, shelter,
and support for the over two million refugees who have had to leave
Ukraine,” said Senate Majority Leader Chuck Schumer, adding the funding
would provide for “weapons transfers” of Javelin anti-tank missiles and
Stinger anti-aircraft missiles.</p>
<div class="more-on"><h2 class="more-on__heading"><a class="more-on__link" href="https://www.aljazeera.com/news/2022/3/11/putin-green-lights-plan-to-let-volunteers-fight-in-ukraine">Russia-Ukraine war: Putin greenlights letting volunteers fight</a></h2><span class="screen-reader-text">end of list</span></div><div class="disco-widget" data-widget-id="WI_cktj3ghn6000012oldnw5chzg"></div><p>The Ukraine aid was attached to an omnibus $1.5 trillion annual spending bill that <a href="https://www.aljazeera.com/news/2022/3/10/us-house-approves-huge-ukraine-aid-package-russian-oil-ban">passed the House of Representatives</a>
on Wednesday and was approved by the Senate amid rising anger among US
legislators at Russia’s invasion of Ukraine that has forced more than
2.5 million people to flee their homes and killed thousands.</p>
<div class="jetpack-video-wrapper"><span class="embed-youtube ratio-16-by-9" style="display: block; text-align: center;"><div class="fluid-vids" style="padding-top: 56.3636%; position: relative; width: 100%;"><iframe allowfullscreen="true" class="youtube-player" height="100%" loading="lazy" src="https://www.youtube.com/embed/uH3gxxNp2qY?version=3&rel=1&showsearch=0&showinfo=1&iv_load_policy=1&fs=1&hl=en-US&autohide=2&wmode=transparent" style="border-style: none; border-width: 0px; left: 0px; position: absolute; top: 0px;" width="100%"></iframe></div></span></div>
<p>President Biden reaffirmed on Thursday the US and NATO allies were sending more weapons and aid to Ukraine.</p>
<p>“We will make sure Ukraine has weapons to defend against an invading
Russian force. We will send money and food and aid to save the Ukrainian
people,” Biden said in remarks at the White House.</p>
<p>The US has sent more than $1bn in security assistance and military
aid to Ukraine during the past year including anti-aircraft and
anti-tank weapons, “with new shipments arriving every day”, Biden said.</p>
<p><a href="https://www.aljazeera.com/news/2022/3/10/kamala-harris-says-us-and-poland-united-after-jets-controversy">Vice President Kamala Harris visiting Poland</a>
on Thursday announced $53m in US humanitarian support to Ukraine
bringing to $107m in humanitarian aid provided in the past two weeks
along with hundreds of millions in additional aid from 30 other
countries, the US president said.</p>
<p>Tens of thousands of tonnes of humanitarian supplies, food, water and
medicines are being shipped into Ukraine by truck and rail on daily
basis, he said.</p>
<figure aria-describedby="caption-attachment-1668405" class="wp-caption aligncenter" id="attachment_1668405" style="width: 770px;"><img alt="Senate Intelligence Committee Chairman Mark Warner, D-Va., left, greets Defense Intelligence Agency Director Lt. Gen. Scott Berrier, right, shake hands at the start of a hearing on worldwide threats as Russia continues to attack Ukraine." class="size-arc-image-770 wp-image-1668405" data-recalc-dims="1" loading="lazy" src="https://www.aljazeera.com/wp-content/uploads/2022/03/AP22069668846221.jpg?quality=80&w=770&resize=770%2C514" /><figcaption class="wp-caption-text" id="caption-attachment-1668405">Senate
Intelligence Committee Chairman Mark Warner, left, greets Defense
Intelligence Agency Director Lieutenant General Scott Berrier, right, at
the start of a public hearing on Russia’s attack on Ukraine [J Scott
Applewhite/AP Photo]</figcaption></figure>
<p>Biden and other NATO leaders are under increasing pressure to help
Ukraine as images of death and destruction wrought by Russian forces
reach Western nations.</p>
<p>House Speaker Nancy Pelosi said that the $13.6bn allocates roughly
$6.5bn to the Pentagon for military assistance and about $6.7bn to care
for refugees and provide economic aid to eastern European allies.</p>
<p>She said the bill is likely to be just the start of much broader aid
for Ukraine’s war effort, which other US officials have said could take
years or decades.</p>
<p>A group of 40 Republican US senators, meanwhile, are imploring the
Biden administration in a letter to reverse course and allow the
transfer of Poland’s MiG fighter jets to the Ukrainians to fight the
Russian invasion.</p>
<p>“Enough talk. People are dying,” Senator Mitt Romney said at a
Capitol Hill media conference on Thursday. “Send them the planes they
need.”</p>
<figure aria-describedby="caption-attachment-1668379" class="wp-caption aligncenter" id="attachment_1668379" style="width: 770px;"><img alt="Republican Senator Joni Ernst wears a pin pairing the American red white and blue flag with the Ukrainian blue and yellow to showoff the embattled Eastern European nation." class="size-arc-image-770 wp-image-1668379" data-recalc-dims="1" loading="lazy" src="https://www.aljazeera.com/wp-content/uploads/2022/03/AP22069773876126.jpg?quality=80&w=770&resize=770%2C514" /><figcaption class="wp-caption-text" id="caption-attachment-1668379">Republican
Senator Joni Ernst wears a pin pairing the American red white and blue
flag with the Ukrainian blue and yellow to show support for the
embattled Eastern European nation [Alex Brandon/AP Photo]</figcaption></figure>
<p>General Mark Milley, chairman of the Pentagon’s Joint Chiefs of
Staff, was reaching out to members of Congress to discuss the Polish MiG
issue with lawmakers, senators said.</p>
<p>Poland took the US by surprise on Tuesday with its public offer to
exchange its Russian-made MiG fighter jets in for new US-made F-16
fighters. It intended to turn them over to the US at an American
airbase, allowing the MiGs to be re-flagged in Germany and transferred
to Ukraine, but the <a href="https://www.aljazeera.com/news/2022/3/9/us-rejects-poland-offer-to-send-mig-29-fighter-jets-to-ukraine">US and NATO rejected the proposal</a> as likely to lead to an expansion of the war.</p>
<p>Republican Senator Susan Collins said it was hard to see the
destruction – especially the Russian air raid on a maternity hospital –
and be opposed to providing the Ukrainians “with these essential
aircraft”.</p>
<p>Ukrainian President Volodymyr Zelenskyy had implored US lawmakers
during the weekend to supply the Polish MiGs to help his people to
defend against the attack from Russia.</p>
<p>Senator Lindsey Graham, a Republican, said in a pair of tweets the failure to send MiGs to Ukraine was “a major misstep”.</p>
<div class="twitter-tweet twitter-tweet-rendered" style="display: flex; margin-bottom: 10px; margin-top: 10px; max-width: 550px; width: 100%;"><iframe allowfullscreen="true" allowtransparency="true" class="" frameborder="0" id="twitter-widget-0" scrolling="no" src="https://platform.twitter.com/embed/Tweet.html?dnt=true&embedId=twitter-widget-0&features=eyJ0ZndfZXhwZXJpbWVudHNfY29va2llX2V4cGlyYXRpb24iOnsiYnVja2V0IjoxMjA5NjAwLCJ2ZXJzaW9uIjpudWxsfSwidGZ3X2hvcml6b25fdHdlZXRfZW1iZWRfOTU1NSI6eyJidWNrZXQiOiJodGUiLCJ2ZXJzaW9uIjpudWxsfSwidGZ3X3NrZWxldG9uX2xvYWRpbmdfMTMzOTgiOnsiYnVja2V0IjoiY3RhIiwidmVyc2lvbiI6bnVsbH0sInRmd19zcGFjZV9jYXJkIjp7ImJ1Y2tldCI6Im9mZiIsInZlcnNpb24iOm51bGx9fQ%3D%3D&frame=false&hideCard=false&hideThread=false&id=1502328197437927432&lang=en&origin=https%3A%2F%2Fwww.aljazeera.com%2Fnews%2F2022%2F3%2F11%2Fus-congress-gives-final-approval-to-13-6b-ukraine-aid-budget&sessionId=b3e9b43597fa1a0e927f147f230e627c90251ca0&theme=light&widgetsVersion=2582c61%3A1645036219416&width=550px" style="display: block; flex-grow: 1; height: 0px; position: absolute; visibility: hidden; width: 0px;" title="Twitter Tweet"></iframe></div><blockquote class="twitter-tweet" data-dnt="true" data-twitter-extracted-i1647040760400176156="true" data-width="550">
<p dir="ltr" lang="en"></p>
<p></p>
<p><a href="https://twitter.com/LindseyGrahamSC/status/1502328197437927432?ref_src=twsrc%5Etfw"></a></p></blockquote>
<p></p>
</div><div class="article-source">Source: Al Jazeera and news agencies</div></main></div></div></div></div>
<div id="onetrust-consent-sdk"></div>carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-42067665745410069382022-03-12T00:15:00.004+01:002022-03-12T00:17:33.133+01:00Bomba su un aereo JU-652 diretto a Mosca e partito da Belgrado - costretto a invertire la rotta. 209 passeggeri a bordo<p> fonte: https://www.b92.net/eng/news/society.php?yyyy=2022&mm=03&dd=11&nav_id=113259</p><p><br /></p><h1>Bomb reported on flight to Moscow - the plane returned to Belgrade</h1>
<p>
A bomb was reported on a
flight to Moscow, and the plane is returning to Belgrade. MIA
counter-diversion teams are on the ground</p><p>According to the latest information, during the flight JU-652 from
Belgrade to Moscow, which took off at 2.15 p.m., an email arrived at the
Nikola Tesla Airport that there was an explosive device in the
aircraft. </p><br /> The crew was informed and the plane immediately turned around and returned to Belgrade. <br /><br />
At 14.48, it landed at the 3.000 position, which is planned for
emergency situations. There were a total of 209 passengers and crew on
board. <br /><br /> Air traffic in Belgrade, meanwhile, is running smoothly. <br /><br />
According to unofficial media reports, the person who reported the bomb
on the plane also stated his dissatisfaction with Serbia's attitude
towards Russia, in light of the current situation.carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-24698034635639344842022-03-12T00:01:00.002+01:002022-03-12T00:01:37.255+01:00Unica fonte "alternativa" - RADIO B92 - Da Belgrado<p> <span class="category"><a href="https://www.b92.net/eng/news/world.php">World</a></span>
<span class="comments"><a href="https://www.b92.net/eng/comments.php?nav_id=113250">0</a></span></p><section class="left ">
<article class="item-page">
<div class="article-header">
<h1>Europeans warn: "The Kremlin is not lying, they exist"</h1>
<p>
From the beginning of the
war in Ukraine, there was talk again about enigmatic military
detachments, the Foreign Legion and other paramilitaries.
</p>
<small>
Source: B92 <time datetime="10-03-2022" pubdate="">Thursday, March 10, 2022 | 16:15</time>
</small>
<div class="article-share">
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</div>
</div>
<div align="left" class="img-frame-left img-frame-horizontal" style="float: left; width: 642px;"><div align="left"><br /></div><div class="brclear"></div><div align="left" class="img-caption">EPA/SERGEY DOLZHENKO</div></div> </div>
<p>Of all the military units in Ukraine, the Azov Battalion is the most intriguing. <br /><br />
The Austrian daily "Osterreich" pointed out that there is a neo-Nazi
regiment "Azov" in Ukraine, which is under the command of the Ministry
of Internal Affairs and which is fighting against Russian forces. <br /><br /> The paper emphasizes that this is not Kremlin propaganda, but that this regiment exists. <br /><br />
A paramilitary formation with about 2.000 fighters was formed during
the Ukrainian crisis in 2014 to help the army fight pro-Russian
separatists in eastern Ukraine, the daily added. The paper points out
that the headquarters of the neo-Nazi regiment is in Berdiansk in the
south of Ukraine. <br /><br /> As in 2014, members of this volunteer
regiment of ultranationalist and Nazi attitudes are fighting in
Mariupol. Their emblem was also used by the SS troops of the Third
Reich. <br /><br /> Members of the Azov Regiment have excellent contacts
with right-wing extremist groups and neo-Nazi parties in Europe, and
their supporters are now calling for support through social media. <br /><br />
"Osterreich" states that the "Azov" regiment is an argument for the
Kremlin, which justified the military operation by alleging
"denazification" of Ukraine. The paper reminds that the UN also
documented several crimes committed by members of the "Azov" regiment in
Donbas. <br /><br /> The paper also reports that the Russian media are full
of information about the attacks of the Azov regiment on residential
buildings in Mariupol, but it also adds that these allegations cannot be
trusted.</p></article></section>carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-43158586653290605412016-03-09T12:21:00.001+01:002016-03-09T12:21:15.607+01:00Storie di Archivi<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.italia-resistenza.it/wp-content/uploads/2012/03/logo_insmli_bandiere_320x33.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Magnificent Logo" border="0" height="40" src="http://www.italia-resistenza.it/wp-content/uploads/2012/03/logo_insmli_bandiere_320x33.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
____________________________________</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
UOMINI CHE FANNO LA STORIA - (E GLI STORICI)</div>
<br />
All'indirizzo dell' I.N.S.M.L.I. - qui sotto il link - si pubblicizza un importante appuntamento della prossima e - speriamo - imminente primavera. Presso <span style="color: #232323; font-family: 'Droid Sans', Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: justify;"> l'ex </span><span style="color: #232323; font-family: 'Droid Sans', Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; text-align: justify;">Ospedale San Luigi, in via Piave 21, sede delle </span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #232323; font-family: 'Droid Sans', Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">Sezioni Riunite dell’Archivio di Stato di Torino, si inaugura la mostra "</span><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; color: #3d3d3d; letter-spacing: -1px; line-height: 1em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;">Storie di archivi, storie di uomini. </span></b><b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; color: #3d3d3d; letter-spacing: -1px; line-height: 1em; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-family: inherit; font-size: small;">L’Archivio di Stato di Torino tra guerra e Resistenza".</span></b><br />
<br />
<br />
<b>dal sito: </b><br />
<div align="justify" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #232323; font-family: 'Droid Sans', Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
"La mostra aperta fino al prossimo 2 giugno è dedicata a un periodo complesso e terribile per il nostro Paese, quello della <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">seconda guerra mondiale</b>, vissuto in qualità di testimoni e attori anche dagli uomini e dalle donne in servizio presso le <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sezioni Riunite dell’Archivio di Stato di Torino</b>, ubicate nell’ex <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ospedale San Luigi</b>.</div>
<div align="justify" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #232323; font-family: 'Droid Sans', Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Il materiale esposto comprende documenti, oggetti e fotografie meticolosamente raccolti e conservati in quegli anni, di cui racconta la drammaticità ma anche la forte tensione morale e il <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">protagonismo politico</b> che li caratterizzarono. Si vuole offrire una rappresentazione non solo locale di quell’importante evento storico, fondamento della nostra Repubblica, che permetterà ai visitatori, in particolare ai più giovani, di scoprire la Resistenza <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">“tra le mura domestiche”</b>, le strade che percorrono quotidianamente: cognomi non del tutto sconosciuti e “anonimi” volti in bianco e nero diventati, a volte loro malgrado, testimoni di un ideale e di un’intera epoca.</div>
<div class="alignright" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #232323; float: right; font-family: 'Droid Sans', Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 18px; margin: 0px 0px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="http://www.italia-resistenza.it/wp-content/uploads/2016/03/archivio2.jpg" rel="shadowbox[sbpost-1974];player=img;" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #2064b2; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="archivio2" class="alignonne" height="194" src="http://www.italia-resistenza.it/wp-content/uploads/2016/03/archivio2.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" width="259" /></a></div>
<div align="justify" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #232323; font-family: 'Droid Sans', Arial, Verdana, sans-serif; font-size: 13px; line-height: 18px; outline: 0px; padding: 0px 0px 10px; vertical-align: baseline;">
Filo conduttore della mostra è <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Matteo Sandretti</b>, che rischiò più volte la sua stessa vita insieme ai colleghi per mettere in salvo dai bombardamenti i documenti dell’Archivio. Il suo senso di consapevolezza storica e di responsabilità politica lo portò nel 1944 ad aderire al <b style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Comitato di liberazione nazionale piemontese</b>,trasformando la sede dell’Archivio di Stato in un centro operativo clandestino. Finita la guerra l’obiettivo di Sandretti fu salvaguardare la memoria della Resistenza, diffonderla e trasformarla in storia: la mostra intende far riemergere quelle vicende."</div>
<br />
<br />
LINK PER ACCEDERE<br />
<br />
<a href="http://www.italia-resistenza.it/in_evidenza/storie-di-archivi-1974/" target="_blank">Portale della rete degli Istituti per la storia della Resistenza e della società contemporanea in Italia</a><br />
carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0Via Piave, 21, 10122 Torino, Italia45.077272 7.676736900000037244.8988745 7.3540134000000368 45.2556695 7.9994604000000376tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-48909097454669893052014-10-13T18:38:00.001+02:002014-10-14T00:31:49.184+02:00Ultimo discorso di un uomo liberoLA HISTORIA ES NUESTRA<br />
<br />
Uno degli uomini che più mi ha insegnato con il suo esempio.<br />
(Allende non era perfetto, era un uomo, un socialista, un compagno, e nessun errore compiuto, né storico, né morale, né strategico, cancellerà in me un briciolo di ammirazione).<br />
<br />
<br />
FONTE: http://www.ciudadseva.com/textos/otros/ultimodi.htm<br />
<br />
<br />
<br />
<div align="right" style="background-color: white;">
<span style="color: maroon;">Santiago de Chile<br />11 de septiembre de 1973</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">7:55 A.M. Radio Corporación</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Habla el presidente de la República desde el Palacio de La Moneda. Informaciones confirmadas señalan que un sector de la marinería habría aislado Valparaíso y que la ciudad estaría ocupada, lo que significa un levantamiento contra el Gobierno, del Gobierno legítimamente constituido, del Gobierno que está amparado por la ley y la voluntad del ciudadano.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">En estas circunstancias, llamo a todos los trabajadores. Que ocupen sus puestos de trabajo, que concurran a sus fábricas, que mantengan la calma y serenidad. Hasta este momento en Santiago no se ha producido ningún movimiento extraordinario de tropas y, según me ha informado el jefe de la Guarnición, Santiago estaría acuartelado y normal.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">En todo caso yo estoy aquí, en el Palacio de Gobierno, y me quedaré aquí defendiendo al Gobierno que represento por voluntad del pueblo. Lo que deseo, esencialmente, es que los trabajadores estén<img align="left" border="0" src="http://www.ciudadseva.com/textos/grafs/allende1.jpg" height="177" width="266" /> atentos, vigilantes y que eviten provocaciones. Como primera etapa tenemos que ver la respuesta, que espero sea positiva, de los soldados de la Patria, que han jurado defender el régimen establecido que es la expresión de la voluntad ciudadana, y que cumplirán con la doctrina que prestigió a Chile y le prestigia el profesionalismo de las Fuerzas Armadas. En estas circunstancias, tengo la certeza de que los soldados sabrán cumplir con su obligación. De todas maneras, el pueblo y los trabajadores, fundamentalmente, deben estar movilizados activamente, pero en sus sitios de trabajo, escuchando el llamado que pueda hacerle y las instrucciones que les dé el compañero presidente de la República.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">8:15 A.M.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Trabajadores de Chile:</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Les habla el presidente de la República. Las noticias que tenemos hasta estos instantes nos revelan la existencia de una insurrección de la Marina en la Provincia de Valparaíso. He ordenado que las tropas del Ejército se dirijan a Valparaíso para sofocar este intento golpista. Deben esperar la instrucciones que emanan de la Presidencia. Tengan la seguridad de que el Presidente permanecerá en el Palacio de La Moneda defendiendo el Gobierno de los Trabajadores. Tengan la certeza que haré respetar la voluntad del pueblo que me entregara el mando de la nación hasta el 4 de Noviembre de 1976. Deben permanecer atentos en sus sitios de trabajo a la espera de mis informaciones. Las fuerzas leales respetando el juramento hecho a las autoridades, junto a los trabajadores organizados, aplastarán el golpe fascista que amenaza a la Patria.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">8:45 A.M.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Compañeros que me escuchan:</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">La situación es crítica, hacemos frente a un golpe de Estado en que participan la mayoría de las Fuerzas Armadas. En esta hora aciaga quiero recordarles algunas de mis pala<img align="right" border="0" src="http://www.ciudadseva.com/textos/grafs/allende2.jpg" height="177" width="137" />bras dichas el año 1971, se las digo con calma, con absoluta tranquilidad, yo no tengo pasta de apóstol ni de mesías. No tengo condiciones de mártir, soy un luchador social que cumple una tarea que el pueblo me ha dado. Pero que lo entiendan aquellos que quieren retrotraer la historia y desconocer la voluntad mayoritaria de Chile; sin tener carne de mártir, no daré un paso atrás. Que lo sepan, que lo oigan, que se lo graben profundamente: dejaré La Moneda cuando cumpla el mandato que el pueblo me diera, defenderé esta revolución chilena y defenderé el Gobierno porque es el mandato que el pueblo me ha entregado. No tengo otra alternativa. Sólo acribillándome a balazos podrán impedir la voluntad que es hacer cumplir el programa del pueblo. Si me asesinan, el pueblo seguirá su ruta, seguirá el camino con la diferencia quizás que las cosas serán mucho más duras, mucho más violentas, porque será una lección objetiva muy clara para las masas de que esta gente no se detiene ante nada. Yo tenía contabilizada esta posibilidad, no la ofrezco ni la facilito. El proceso social no va a desaparecer porque desaparece un dirigente. Podrá demorarse, podrá prolongarse, pero a la postre no podrá detenerse. Compañeros, permanezcan atentos a las informaciones en sus sitios de trabajo, que el compañero Presidente no abandonará a su pueblo ni su sitio de trabajo. Permaneceré aquí en La Moneda inclusive a costa de mi propia vida.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">9:03 A.M. Radio Magallanes</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">En estos momentos pasan los aviones. Es posible que nos acribillen. Pero que sepan que aquí estamos, por l<img align="left" border="0" src="http://www.ciudadseva.com/textos/grafs/allende3.jpg" height="177" width="172" />o menos con nuestro ejemplo, que en este país hay hombres que saben cumplir con la obligación que tienen. Yo lo haré por mandato del pueblo y por mandato conciente de un Presidente que tiene la dignidad del cargo entregado por su pueblo en elecciones libres y democráticas. En nombre de los más sagrados intereses del pueblo, en nombre de la Patria, los llamo a ustedes para decirles que tengan fe. La historia no se detiene ni con la represión ni con el crimen. Esta es una etapa que será superada. Este es un momento duro y difícil: es posible que nos aplasten. Pero el mañana será del pueblo, será de los trabajadores. La humanidad avanza para la conquista de una vida mejor.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Pagaré con mi vida la defensa de los principios que son caros a esta Patria. Caerá un baldón sobre aquellos que han vulnerado sus compromisos, faltando a su palabra... rota la doctrina de las Fuerzas Armadas.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">El pueblo debe estar alerta y vigilante. No debe dejarse provocar, ni debe dejarse masacrar, pero también debe defender sus conquistas. Debe defender el derecho a construir con su esfuerzo una vida digna y mejor.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">9:10 A.M.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Seguramente ésta será la última oportunidad en que pueda dirigirme a ustedes. La Fuerza Aérea ha bombardeado las torres de Radio Postales y Radio Corporación. Mis palabras no tienen amargura sino decepción Que sean ellas el castigo moral para los que han traicionado el juramento que hicieron: soldados de Chile, comandantes en jefe titulares, el almirante Merino, que se ha autodesignado comandante de la Armada, más el señor Mendoza, general rastrero que sólo ayer manifestara su fidelidad y lealtad al Gobierno, y que también se ha autodenominado Director General de carabineros. Ante estos hechos sólo me cabe decir a los trabajadores: ¡Yo no voy a renunciar! Colocado en un tránsito histórico, pagaré con mi vida la lealtad del pueblo. Y les digo que tengo la certeza de que la semilla que hemos entregado a la conciencia digna de miles y miles de chilenos, no podrá ser segada definitivamente. Tienen la fuerza, podrán avasallarnos, pero no se detienen los procesos sociales ni con el crimen ni con la fuerza. La historia es nuestra y la hacen los pueblos.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Trabajadores de mi Patria: quiero agradecerles la lealtad que siempre tuvieron, la confianza que depositaron en un hombre que sólo fue intérprete de grandes anhelos de justicia, que empeñó su palabra en que respetaría la Constitución y la ley, y así lo hizo. En este momento definitivo, el último en que yo pueda dirigirme a ustedes, quiero que aprovechen la lección: el capital foráneo, el imperialismo, unidos a la reacción, creó el clima para que las Fuerzas Armadas rompieran su tradición, la que les enseñara el general Schneider y reafirmara el comandante Araya, víctimas del mismo sector social que hoy estará en sus casas esperando con mano ajena reconquistar el poder para seguir defendiendo sus granjerías y sus privilegios.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Me dirijo, sobre todo, a la modesta mujer de nuestra tierra, a la campesina que creyó en nosotros, a la abuela que trabajó más, a la madre que supo de nuestra preocupación por los niños. Me dirijo a los profesionales de la Patria, a los profesionales patriotas que siguieron trabajando contra la sedición auspiciada por los colegios profesionales, colegios de clases para defender también las ventajas de una sociedad capitalista de unos pocos.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Me dirijo a la juventud, a aquellos que cantaron y entregaron su alegrí<img align="right" border="0" src="http://www.ciudadseva.com/textos/grafs/allende4.jpg" height="177" width="246" />a y su espíritu de lucha. Me dirijo al hombre de Chile, al obrero, al campesino, al intelectual, a aquellos que serán perseguidos, porque en nuestro país el fascismo ya estuvo hace muchas horas presente; en los atentados terroristas, volando los puentes, cortando las vías férreas, destruyendo lo oleoductos y los gaseoductos, frente al silencio de quienes tenían la obligación de proceder. Estaban comprometidos. La historia los juzgará.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Seguramente Radio Magallanes será acallada y el metal tranquilo de mi voz ya no llegará a ustedes. No importa. La seguirán oyendo. Siempre estaré junto a ustedes. Por lo menos mi recuerdo será el de un hombre digno que fue leal con la Patria.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">El pueblo debe defenderse, pero no sacrificarse. El pueblo no debe dejarse arrasar ni acribillar, pero tampoco puede humillarse.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Trabajadores de mi Patria, tengo fe en Chile y su destino. Superarán otros hombres este momento gris y amargo en el que la traición pretende imponerse. Sigan ustedes sabiendo que, mucho más temprano que tarde, de nuevo se abrirán las grandes alamedas por donde pase el hombre libre, para construir una sociedad mejor.</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">¡Viva Chile! ¡Viva el pueblo! ¡Vivan los trabajadores!</span></div>
<div style="background-color: white; text-align: justify;">
<span style="color: maroon;">Estas son mis últimas palabras y tengo la certeza de que mi sacrificio no será en vano, tengo la certeza de que, por lo menos, será una lección moral que castigará la felonía, la cobardía y la traición.</span></div>
<br />
<div class="fila recuadro gri noprint" style="background-color: #fdfdfd; border: 1px solid rgb(153, 153, 153); clear: both; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; height: 331px; line-height: 18px; margin: 0px 20px 20px; outline: 0px; overflow: hidden; padding: 20px; vertical-align: baseline;">
ascolta la registrazione: http://www.ciudadseva.com/textos/otros/sa-11sep.mp3</div>
carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-54983876513988177842014-09-21T09:28:00.000+02:002014-09-21T09:28:27.390+02:00quale mostro stiamo alimentando?Chi sono i feroci assassini di quello che si chiama Califfato? Che prima si chiamava ISIS ora IS, e sta annettendo parti sempre più grandi di quello che un tempo era una delle regioni politicamente stabili di tutto il Medio Oriente?<br />
Che mostro abbiamo creato?<br />
Chi li ha finanziati? Quali sono i rapporti tra i paesi arabi "moderati", da sempre alleato con gli USA, con queste milizie che - guarda caso - sono cresciute dal nulla dopo le operazioni Afganistan - Iraq - Siria, Libia, l'uccisione in diretta mediatica di Bin Laden?<br />
Perché non si parla di come la gente vive nelle città occupate dalla bandiera nera? E delle uccisioni di semplici cittadini scoperti a bere birra, a fumare hashish, tabacco, ad appartenere alla religione cristiana e sciita?<br />
La cosa terribile è che questi folli stanno "educando" le nuove generazioni all'odio e alla violenza contro chi non appartiene al Califfato?<br />
Cosa succederà tra cinque anni? Dopo i dieci anni vengono addestrati, educati a una interpretazione falsata del Corano?<br />
Dio è Grande e Misericordioso, dice la Sura più famosa. Dove insegnano la misericordia di Allah questi fanatici?<br />
I bambini dai quindici anni possono partecipare alle operazioni militari, e possono diventare, in pochi anni, uno degli eserciti più fanatici e potenti del Medio Oriente?<br />
Perché l'America non accetta la collaborazione con Iran, con la Siria, con quel che resta delle nazioni stabili (con tutti i loro difetti e tiranni)? Perché non chiarisce quali sono i rapporti con gli stati del Golfo che stanno - sottobanco - finanziando questi folli?<br />
Perché non chiariscono che qualche occidentale compra il petrolio dall'Isis a prezzi stracciati, contribuendo a rendere più forte questo stato?<br />
L'ISIS combatte con le armi sofisticate che Bush (e Obama) ha fornito all'Iraq dopo aver distrutto lo stato di Saddam, dopo aver finanziato i ribelli contro lo stato di Gheddafi (che per quanto tiranno non era certo un fanatico della Sharia) o aver combattuto Saddam che (anche lui) per quanto tiranno garantiva piena libertà di culto a tutte le religioni (c'erano 56 chiese solo a Bagdad, un arcivescovado, missioni, e tutte protette dallo Stato laico)<br />
<br />
E ora?<br />
Basta con i doppi giochi, basta fare affari con questi folli, basta disinformazione.<br />
<br />
<br />carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-86485652027591197432014-08-21T00:27:00.001+02:002014-08-21T00:27:52.601+02:00VERGNOGNAhttp://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2014/08/20/news/archivio_di_stato-90863417/?ref=HREC1-5<br />
<br />
MA COSA STA SUCCEDENDO?<br />
<br />SALVIAMO IL NOSTRO PAESE, LA NOSTRA MEMORIA<br />
<br />
VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!111111carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-49490192174317738292014-07-26T14:19:00.001+02:002014-07-26T14:19:16.477+02:00PTV News 23 luglio 2014 – Profezia avverata | Pandora TV<a href="http://www.pandoratv.it/?p=1547#.U9OcE8y2iiI.blogger">PTV News 23 luglio 2014 – Profezia avverata | Pandora TV</a><br />
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Profezia avverata. Stiamo precipitando verso la terza guerra mondiale.<br />
Secondo il presidente dell'Ucraina, i russi sono "sottouomini" "untermenscher?" ops... questo era Hitler. carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-68838810726370694662014-07-26T14:14:00.001+02:002014-07-26T14:14:57.478+02:00Il Punto di Giulietto Chiesa – 24 luglio 2014 – Le menzogne cominciano a sgretolarsi | Pandora TV<a href="http://www.pandoratv.it/?p=1590#.U9ObrprhSoY.blogger">Il Punto di Giuliett</a><a class="kd-button bg-primary" href="javascript:void(0)" id="publishButton" onclick="if (this.className.indexOf("ubtn-disabled") == -1) {var e = document['postingForm'].publish;(e.length) ? e[0].click() : e.click(); if (window.event) window.event.cancelBubble = true; return false;}" target="">Pubblica post</a><a href="http://www.pandoratv.it/?p=1590#.U9ObrprhSoY.blogger">o Chiesa – 24 luglio 2014 – Le menzogne cominciano a sgretolarsi | Pandora TV</a>carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-40973674342133254182013-12-17T15:20:00.000+01:002013-12-17T15:20:09.017+01:00Una verità scomoda. Una comoda bugiaFalsità documentale: ora basta!<br />
<br />
Nessuno nega le atrocità compiute dopo la fine della guerra nei confini tra Trieste e la Slovenia, ma almeno controlliamo le fonti iconografiche.<br />
<br />Come possiamo parlare di italiani martiri dei titini mostrando questa foto?<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU6y-T_BA-UiupVGIwc3fOaxV58vPu2gDmMrXY0S90KQI9S6faOzZZ3AMxNb6ibk5ih0pYylwKnP2tv3aAn7Jf8NgOSa1WdMiARZN-GwO5piYStW7xHGg6yrpU7Zml2uoLv-kPsTP9HXjY/s1600/Foibe.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="282" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiU6y-T_BA-UiupVGIwc3fOaxV58vPu2gDmMrXY0S90KQI9S6faOzZZ3AMxNb6ibk5ih0pYylwKnP2tv3aAn7Jf8NgOSa1WdMiARZN-GwO5piYStW7xHGg6yrpU7Zml2uoLv-kPsTP9HXjY/s400/Foibe.jpg" width="400" /></a></div>
Sono martiri della resistenza slovena uccisi dalle truppe di Roatta.<br />
<br />
Oppure mostrare le immagini degli sceneggiati come "fonti documentali dell'epoca".<br />
<br />
Oppure usare questa foto (servizio sui RAI TRE)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2akOXZEV3UZAaPjYqfGR20rGfLh5LzKtf6wqRDIIP980NHOGoN-BV3kBr6E8Fqw2aVcKQ68Ec5mLb9b3aV5rGSaGbn7TTUY7yyIL8Ty-Nz1_WlXekcZge2rNYCqPiIbN4YQqP_CM050CP/s1600/italiani+costretti+a+scavarsi+la+fossa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2akOXZEV3UZAaPjYqfGR20rGfLh5LzKtf6wqRDIIP980NHOGoN-BV3kBr6E8Fqw2aVcKQ68Ec5mLb9b3aV5rGSaGbn7TTUY7yyIL8Ty-Nz1_WlXekcZge2rNYCqPiIbN4YQqP_CM050CP/s320/italiani+costretti+a+scavarsi+la+fossa.jpg" width="320" /></a></div>
quando è presa da questa foto<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkOl_7Tu0B29yVT7EPKuW1FUltZjdmb9tS4X8Mz2iZRj1bi_EHw_sUD2XLnieL14ayMVukTqsFD_vvzUZwwEhB56uyyLNuozEhKNT0Dr_mR0GNLjDaS8dF3XfHdlUFUOTvCvz4j5HDxxv0/s1600/originale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkOl_7Tu0B29yVT7EPKuW1FUltZjdmb9tS4X8Mz2iZRj1bi_EHw_sUD2XLnieL14ayMVukTqsFD_vvzUZwwEhB56uyyLNuozEhKNT0Dr_mR0GNLjDaS8dF3XfHdlUFUOTvCvz4j5HDxxv0/s320/originale.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
Ecco una semplice circolare del criminale generale Roatta, comandante militare della Slovenia<br />
<span style="font-family: Tms Rmn;"></span><br />
<div class="spip">
<span style="font-family: Tms Rmn;">S L O V E N I !</span></div>
<span style="font-family: Tms Rmn;">
<div class="spip">
- Al
momento dell’annessione, l’Italia vittoriosa vi ha dato condizioni
estremamente umane e favorevoli. Dipendeva da voi, ed unicamente da voi,
di vivere in un’oasi di pace.</div>
<div class="spip">
Invece
molti di voi hanno impugnato le armi contro le autorità e le truppe
italiane.</div>
<div class="spip">
Queste,
per un alto senso di civiltà ed umanità, si sono limitate all’azione
militare, evitando misure che gravassero sul’insieme della popolazione
ed ostacolassero la normale vita economica del paese. E’ solo quando i
rivoltosi sono trascesi ad orrendi delitti contro italiani isolati, contro
vostri pacifici concittadini e persino contro donne e bambini, che le
autorità italiane sono ricorse a misure di rappresaglia ed a qualche
provvedimento restrittivo, di cui soffrite per causa dei rivoltosi</div>
<div class="spip">
Ora,
poichè i rivoltosi continuano la serie di delitti, e poichè una parte
della popolazione persiste nel favorire la ribellione, disponiano quanto
segue:</div>
<div class="spip">
1°) - A partire da oggi nell’intera Provincia di
Lubiana:<br />
sono
soppressi tutti i treni viaggiatori locali;<br />
è
vietato a chiunque viaggiare sui treni in transito, tranne a chi è in
possesso di passaporto per le altre provincie del regno e per l’estero;<br />
sono
soppresse tutte le autocorriere;<br />
è
vietato il movimento con qualsiasi mezzo di locomozione, fra centro
abitato e centro abitato;<br />
è
vietata la sosta ed il movimento, tranne che nei centri abitati, nello
spazio di un chilometro dai due lati delle linee ferroviarie. (Sarà
aperto senz’altro il fuoco sui contravventori);<br />
sono
soppresse tutte le comunicazioni telefoniche e postali, urbane ed
interurbane.</div>
<div class="spip">
2°) - A partire da oggi nell’intera Provincia di
Lubiana, saranno immediatamente passati per le armi:<br />
coloro
che faranno comunque atti di ostilità alle autorità e truppe italiane;<br />
coloro
che verranno trovati in possesso di armi, munizioni ed esplosivi;<br />
coloro
che favoriranno comunque i rivoltosi;<br />
coloro
che verranno trovati in possesso di passaporti, carte di identità e
lasciapassare falsificati;<br />
<span style="color: red;"><b>i
maschi validi che si troveranno in qualsiasi atteggiamento - senza
giustificato motivo - nelle zone di combattimento.</b></span></div>
<div class="spip">
3°) - A partire da oggi nell’intera Provincia di
Lubiana, saranno rasi al suolo:<br />
gli
edifizii da cui partiranno offese alle autorità e truppe italiane;<br />
gli
edifizii in cui verranno trovate armi, munizioni, esplosivi e materiali
bellici;<br />
le
abitazioni in cui i proprietari abbiano dato volontariamente ospitalità
ai rivoltosi.</div>
<div class="spip">
Sapendo
che fra i rivoltosi si trovano individui che sono stati costretti a
seguirli nei boschi, ed altri che si pentono di aver abbandonato le loro
case e le loro famiglie, garantiamo salva la vita a coloro che, prima del
combattimento, si presentino alle truppe italiane e consegnino loro le
armi.</div>
<div class="spip">
Le
popolazioni che si manterranno tranquille, e che avranno contegno corretto
rispetto alle autorità e alle truppe italiane, non avranno nulla a
temere, nè per le persone, nè per i loro beni.</div>
<div class="spip">
<br /></div>
<div class="spip">
gen. Roatta, Lubiana luglio 1942 - XX</div>
<div class="spip">
<br /></div>
<div class="spip">
<br /></div>
</span><br />
carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-59383045037526741322013-08-14T10:08:00.000+02:002013-08-14T10:09:01.167+02:00Adua: sconfitta o vittoria?<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZDhAHGQ-q1bBH3hiZydSg8PqI2ZQgvAJofFAugi1_7OZzc86206fe2YJxJFzerlse25c7sLByXDgO3qhaQw9PwFuVMxyhVeJn99cZZsmJ5SnDf_lxlKaCBJxh4ky8tM-ju3-NzqL9mDY9/s1600/bolloadua.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZDhAHGQ-q1bBH3hiZydSg8PqI2ZQgvAJofFAugi1_7OZzc86206fe2YJxJFzerlse25c7sLByXDgO3qhaQw9PwFuVMxyhVeJn99cZZsmJ5SnDf_lxlKaCBJxh4ky8tM-ju3-NzqL9mDY9/s1600/bolloadua.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i><b>Adua, francobollo celebrativo.</b></i></td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<b><span style="font-size: large;"><span style="color: red;">Adua: sconfitta o vittoria?</span></span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><br /></span></span></b>
Ci si interroga spesso sul ruolo del colonialismo italiano, e si finisce sempre per identificarlo con il fascismo e la sua avventura etiope. Invece l'Italia è stata, a tutti gli effetti, un paese colonialista.<br />
<br />
Depretis, nel 1881, cercava un pretesto per impossessarsi della Tunisia. In effetti il paese nordafricano era a due passi dalla Sicilia, e alla Tunisia eravamo vicini anche economicamente, visti i numerosi scambi commerciali, soprattutto nel settore della pesca. Invece ci pensarono i francesi ad annettersi la terra araba. A Depretis venne un attacco di bile. Decise allora di volgersi verso Massaua, già italiana per un accordo commerciale con gli inglesi. E già questo la dice lunga su come l'Africa fosse ritenuta possesso esclusivo europeo.<br />
Lo stato italiano, quindi, aveva la sua base coloniale, il porto di Massaua. Assieme ad Assab formò i primi possedimenti italiani nel Mar Rosso , chiamati pomposamente <b><i>Colonia eritre</i></b><b><i>a</i></b>.<br />
Delle popolazioni autoctone, (etiopiche, dancale, somale , ecc.) non se ne curavano affatto. Secondo il ragionamento dell'epoca, erano popolazioni "abituate" al dominio straniero (prima gli egizi, poi i sultani, poi gli inglesi, ecc.)<br />
Faceva eccezione l'Etiopia, in quegli anni guidata dal Negus Neghesti Giovanni IV, affiancato dal Re del Sud, il Negus (che significa Re): Menelik.<br />
<br />
Gli italiani acquistarono (e dagli!) dagli inglesi Zeila, affittarono il porto di Chisimaio, alla foce del fiume Giuba (Somalia).<br />
Vollero poi occupare, manu militari, la città di Harar, che rappresentava per gli etiopi un simbolo. Era infatti, per loro, la "città santa". Ma Menelik, saputa la decisione italiana, occupò militarmente la città.<br />
Gli italiani cercarono di espandersi a Sud Est, ma si scontrarono con Menelik a Dogali.<br />
Siamo nel 1887, e questa è la prima sconfitta. In Patria si parlò a lungo di Menelik, anche nelle canzoni, famosa quella in occasione della guerra successiva, verso l'Abissinia.<br />
<br />
Correte giovanotti in Abissinia<br />
dove Toselli fu sacrificato<br />
c'è Makallè da ben fortificare<br />
ci son morette da poter baciare<br />
E se l'Africa ci piglia<br />
lasceremo la famiglia<br />
e Menelicche<br />
le palle son di piombo e non pasticche!<br />
(anonimo, 1901)<br />
<br />
Agli italiani non restava che comperare Tramite il console di Aden, l'Italia si prese Obbia, Mingiurtina. Altri porti vennero "affittati" dai vari sultani. Per esempio Benadir fu affittata dal sultano di Zanzibar a una società commerciale che agiva per conto del governo itailano (la Filonardi).<br />
Benadir divenne allora il porto avanzato dal quale partire per altre avvenuture.<br />
Menelik, intanto, era diventato unico Negus dell'Etiopia, unificando un territorio immenso sotto il suo governo.<br />
Menelik concesse agli italiani di restare sull'altopiano. In cambio l'Italia diventava il partner commerciale esclusivo per i prodotti etiopi. Dobbiamo ricordare che non erano affatto arretrati come si pensa comunemente. Menelik aveva creato una rete di comunicazioni efficace. Gli scambi commerciali (lana, pellame, cereali, incenso, mirra e altri prodotti tipici) erano vantaggiosi per l'Italia. Ma gli itaiani non seppero vedere le grandi opportunità che avevano davanti. Avrebbero dovuto riconoscere Menelik in uno scambio diplomatico alla pari. Si preferì invece pensare che Menelik riconoscesse all'Italia un protettorato sull'Etiopia.<br />
<br />
Gli italiani pensarono allora di incrementare i loro possedimenti. Presi dall'appetito coloniale si mossero verso l'Abissinia, provocando la reazione di Menelik. Le sconfitte di Amba Alagi e Makallè non bastarono. <br />
<br />
Adua 1º marzo 1896. Comandati dal generale Baratieri, allora governatore militare dell'Eritrea, che aveva fama di buon stratega, gli italiani e le loro truppe ascare si trovarono davanti a tutto l'esercito del Negus.<br />
Caddero circa 5000 italiani e 2500 ascari tra quelle dune.<br />
Così termina l'avventura italiana in Etiopia e in Abissinia di Francesco Crispi, che si dimise anche dalla presidenza del consiglio.<br />
<br />
Adua è, nell'immaginario collettivo italiano, sinomino di sconfitta militare.<br />
Fu anche la giustificazione per il colonialismo italiano del primo Novecento, per "lavare l'onta di Adua".<br />
<br />
Ma se cambiamo punto di vista, Adua rappresenta per gli africani la prima grande vittoria contro il colonialilsmo europeo.<br />
<br />
Per capire il loro punto di vista, guardiamo questo cortometraggio:<br />
<br />
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=jTixsxuyjD4">http://www.youtube.com/watch?v=jTixsxuyjD4</a><br />
<br />
<br />carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-90150229523532704732013-03-04T18:17:00.000+01:002013-03-04T18:19:58.248+01:00<br />
PRIMAVERA 2013: siamo a quello che si definisce "una svolta" storica. <br />
<br />
Braudel, il grande storico amico e allievo di Bloch, teorizzò i cicli storici, rapportandoli all'intera storia umana.<br />
Ogni ciclo storico si sviluppava, progrediva, arrivava a uno stallo e poi cominciava la decadenza.A ogni fine del ciclo una svolta: il lasso termporale in cui questo fenomeno si svolgeva era di alcuni secoli. <br />
<br />
Ora, con l'incredibile velocità dello sviluppo umano, sia delle comunicazioni delle idee che della loro mutabilità, i cicli - a mio parere - si sono ridotti in termini temporali. <br />
Grossomodo: Prima guerra mondiale e conseguenze (totalitarismi, liberalismo, capitalismo e collettivismo). Seconda guerra mondiale e conseguenze (guerra fredda, blocchi);<br />
1989: fine del comunismo, crollo delle ideologie e ritorno delle guerre religiose (a partire dall'Afghanistan)<br />
.<br />
L'Europa ha tentato di arginare la sua crisi (politica, economica e ideologica) con la creazione di una unità economica fittizia, senza basi politiche, sociali, idelogiche, linguistiche, culturali.<br />
L'Europa unita non è l'Europa che pensavano i veri europeisti, come Spinelli e Rossi, solo per citare gli italiani. Loro pensava alla creazione di una unità politica ben definita, con poteri esecutivi e legislativi reali. <br />
L'integrazione economica poteva funzionare <strong>solamente</strong> con una autorevole unità politica, e con una rinuncia parziale alla sovranità nazionale in determinati campi (non di certo nel bilancio annuale, o nell'imposizione di riforme economo-sociali). <br />
<br />
Bastava esportare il concetto di<strong> decentramento amministrativo</strong>, e di<strong> divisione delle competenze</strong>: dai comuni alle regioni (elininando le province), dalle regioni agli stati nazionali, dagli stati nazionali allo Stato comune europeo. <strong>Bastava tracciare con chiarezza le riserve di legge, e allargare la poterstà legislativa residuale</strong> all'Europa (quella che ora appartiene allo Stato dopo le nostre ultime "vere" riforme) . <br />
Avremmo avuto un <strong>controllo comune sulla</strong> <strong>finanza</strong>, sulle banche d'affari, ecc. <br />
Avremmo avuto la forza di respingere gli attacchi speculativi provenienti dal proprio interno e da altri lobby finanziarie esterne. <br />
Avremmo avuto una<strong> banca centrale che forniva credito alle piccole e medie imprese </strong>a tassi da economia reale, all'imprenditoria giovanile, un sostegno al reddito, delle regole di accesso al mercato del lavoro e stipendi uniformi, lasciando alla contrattazione nazionale, regionale, compartimentale o di categoria la flessibilità (nella produzione, negli stipendi, nella tassazione, nell'accesso al lavoro e nella flessibilità in uscita)<br />
<br />
Il reddito di cittadinanza avrebbe consentito ai precari di programmare un futuro, anche a breve termine, ma senza la paura del domani, dei debiti, degli studi, e spesso di come mettere insieme pranzo e cena.<br />
<br />
Dopo le elezioni politiche siamo nell'impossibilità di creare un governo.<br />
Ma possiamo ancora trovare la nostra via. In Parlamento ci sono forze che hanno sempre chiesto un progresso sostenibile, una riforma della politica, la fine dei privilegi, dei super stipendi, delle super pensioni, delle prebende di Stato, dei redditi del manager pubblici, o misto pubblico.<br />
Una legge elettorale che ridia voce ai citadini, una legge sul conflitto di interessi e contro la corruzione.<br />
poche cose, chiare, semplici, e ora ... possibili!<br />
Che importa se il governo durerà un anno, due anni? si facciano queste cose, anche solo metà di queste, e poi si torni a votare, finalmente con una legge elettorale seria!<br />
<br />
altrimenti temo che si riominci con la strategia della tensione... e tutto quel che è seguito a quella stagione cominciata nel 1963 ("il rumore di sciabole" come lo definiva Nenni).<br />
Ma oggi non ci sono più Berlinguer, De Martino, Moro, Saragat, o prima ancora Togliatti Nenni, ecc.<br />
<br />
MA VOGLIO TERMINARE QUESTA RIFLESSIONE CON UNA CANZONE, UNA DI QUELLE CHE RAPPRESENTA UN PEZZO DI STORIA.<br />
pubblicata alla fine di quel "ciclo" che partiva dal 68-69 e arrivata al 77 - 79<br />
<br />
Mi permetto di pubblicare un video tratto da Yout...e <br />
So che è una violazione dei diritti d'autore, ma condivido lo stesso.<br />
<br />
E' una canzone che appartiene alla mia generazione, e anche a quella che mi ha preceduto.<br />
La cazone è tratta da un disco molto interessante, "ma non è una malattia", e l'autore è un vecchio amico elettivo, Gianfranco Manfredi.<br />
<br />
Manfredi è uno scrittore, uno sceneggiature, un cabarettista, un regista, un pensatore e un dissacratore del pensiero altrui - e proprio. Una delle tante menti che hanno contribuito a rendere una stagione politica, quella che va dal 1968 al 1979 (teniamoci larghi), unica per sogni, partecipazione, aspirazioni, utopie, e anche tanti errori e orrori. <br />
<br />
Il testo parla di tante cose, private e pubbliche, come si diceva al tempo "il privato è pubblico e viceversa". Un testo che parla di tutto questo di cui ho parlato, ossia "partecipazioni, aspirazioni, utopie, errori e orrori", e tante altre cose.<br />
<br />
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=lr7J5Wf28sw">http://www.youtube.com/watch?v=lr7J5Wf28sw</a><br />
<br />
BUON ASCOLTO<br />
<br />carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-36077042954424803492012-12-23T18:41:00.000+01:002012-12-23T18:41:23.228+01:00Il prigioniero di Salò. Presentazione del libro di Mimmo Franzinelli<em><span style="color: #cc0000;">Venerdì 28 dicembre, alle ore 18, presso la libreria Mondadori di Piazza Insurrezione,</span></em> ho il piacere di presentare il nuovo libro di Mimmo Franzinelli, <span style="color: #cc0000;"><em><strong>Il prigioniero di Salò, ed. Mondadori.</strong></em></span><br />
<br />
Considero Mimmo Franzinelli uno dei più auterovoli e praparati storici italiani, oltre ad essere, senza alcun dubbio, il più indipendente.<br />
<br />
Infatti Mimmo non è legato ad alcuna "scuola" interpretativa. Non ripete la "vulgata storica" della sinistra comunista, tanto per usare un termine abusato da chi, invece, è legato a una altrettanto "vulgata storica" anticomunista.<br />
<br />
Mimmo non è nemmeno legato a questa o quella università, e non è mai voluto entrare a farne parte, per non essere condizionato nella direzione della sua ricerca. <br />
<br />
Il nuovo libro è "il prigioniero di Salò", un ritratto inedito di Benito
Mussolini negli ultimi due terribili anni della guerra civile, dalla
fine del 1943 alla primavera del 1945.
<br />E' basato su una ricerca d'archivio su fonti inedite o poco conosciute.
Ma quello che più colpisce è il ritratto umano, piscologico, a tratti
impietoso ma rigorosamente imparziale.
<br />
Mussolini, infatti, è doppiamente prigioniero: del proprio mito e dell'ormai ex alleato e ora occupante, i nazisti.<br />
<br />Il Duce, il <strong><em>creatore dell'Impero, </em></strong>era colui che, <u>nell'immaginario collettivo</u> di quegli anni,
aveva saputo fare dell'Italia contadina e arretrata una potenza
coloniale rispettata e temuta da tutto il mondo<br />
La realtà era emersa in pochi mesi, dal giugno del 1940 alla disastrosa campagna di Grecia, e di lì a poco terminata con la terribile ritirata di Russia,.<br />
Nel giugno 1943 Roma viene bombardata, la Sicilia è invasa, le colonie perdute, anche la Libia, ereditata dal Regime di Mussolini dal vecchio Stato liberale (ricordate? la grande proletaria si è mossa, scriveva Pascoli nel 1911, quando Giolitti si imbarca nell'avventura coloniale<br />E' prigioniero degli alleati tedeschi, che usano il suo restante
prestigio per fare dell'Italia una terra occupata militarmente.
<br />
<br />L'uomo che sembrava tenere in mano i destini del mondo, come era
riuscito a fare a Monaco nel 1938, evitando lo scoppio della guerra
mondiale, è ora ridotto al ruolo di comparsa, di fantoccio nelle mani
dei veri padroni, i tedeschi, che lo tengono a capo di uno stato privo
di sovranità, la Repubblica sociale italiana. Hitler, che un tempo si dichierava suo ammiratore, ora gli toglie perfino la Venezia Giulia, l'Istria, l'Alto Adige, inglobato nel Reich con il nome di
l'Adriatisches Küstenland (Supremo Commissariato per il
Litorale Adriatico), in pratica realizzando effettivamente quella "vittoria mutilata" che era stata l'idea aggregante, il nucleo attorno al quale era sorto il fascismo delle origini.<br />
<br />Mimmo Franzinelli analizza il dramma umano e storico del capo del
fascismo, la sua impotenza, la sua disperata lotta per mantenere un
minimo di dignità, cercand, in alcune occasioni, di evitare le feroci
rappresaglie che i nazisti compiono nell'Italia dello spaventoso inverno
del 1944, mentre altre volte è preso da un inspiegabile rancore contro il suo stesso popolo.<br />
<br />Lo storico descrive con minuzia di particolari la parabola discendente del duce del
fascismo, e unico detentore del potere dal 1922 al 1943, attraverso gli
occhi dei protagonisti, dei nemici e degli amici, quei pochi che gli
restano. Vedremo anche come Mussolini perda prestigio anche agli occhi
dei suoi stessi familiari, fino all'epilogo finale, inglorioso e
crudele, di Piazzale Loreto.
<br />
<br />Ma soprattutto vedremo come l'unica persona che lo sosterrà fino alla
fine, che non lo tradirà mai, è la sua amante, Claretta Petacci, che
arriverà a condividerne la sorte infuasta.
<br />
Franzinelli però non indugia su questi aspetti "romantici", ma va a fondo sulla natura del loro rapporto, e sulla trasformazione di Claretta, da ragazzina che scriveva poesie sul Capo, e ora le scrive:<br />
<<guardo a="a" aquila="aquila" che="che" come="come" completa="completa" dai="dai" dibattiti="dibattiti" dico="dico" domini...="domini..." duce="duce" e="e" l="l" li="li" nella="nella" non="non" precipiti="precipiti" rete="rete" rovina...="rovina..." sei="sei" sentimenti="sentimenti" te="te" ti="ti" travolto="travolto" uomo="uomo" versol="versol">> (vedi pag. 50 del libro)</guardo><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho85mwaBcOA3xRfUrJDa8_8D0kQ0A3aKCAsK-Jj3jemQnAyY_zaTH7pJPB2RTtVgnDut9VmyONPpwrAELCEXKOdsQIhuHaTiOyJ2Djw9Z2B3rNq1-w6tmiXPDYXONOPrWFI8u6lkQkTwMP/s1600/locandina+presentazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEho85mwaBcOA3xRfUrJDa8_8D0kQ0A3aKCAsK-Jj3jemQnAyY_zaTH7pJPB2RTtVgnDut9VmyONPpwrAELCEXKOdsQIhuHaTiOyJ2Djw9Z2B3rNq1-w6tmiXPDYXONOPrWFI8u6lkQkTwMP/s320/locandina+presentazione.jpg" width="224" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-7169069953313412742012-10-01T14:10:00.002+02:002012-10-01T14:11:13.947+02:00E' morto un grande storico. Un maestro.Con profonda tristezza rendo omaggio a un grande della storiografia moderna e contemporanea: <b style="color: #cc0000;">Eric</b><span style="color: #cc0000;"> </span><b style="color: #cc0000;">Hobsbawn</b><span style="color: #cc0000;">.</span><br />
Un maestro, una guida, un riferimento continuo.<br />
E con Eric muore anche il critico jazz, lo scrittore, il politico.<br />
<br />
Ecco la sua scrivania.<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDE5uo1sj26u_Fvx3uQx-sI6P1VJkVJPoAEplo3rXApSEXdBtkRehxawxNPWKRjt0Q6cPQfttTf5cZ5hilh8ksbbNjYr53ZA5gloZ2Ujc62j5sWi7rx_-qd29-tpQGQKUoAgatgcfYECBV/s1600/hobsbawm.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="561" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDE5uo1sj26u_Fvx3uQx-sI6P1VJkVJPoAEplo3rXApSEXdBtkRehxawxNPWKRjt0Q6cPQfttTf5cZ5hilh8ksbbNjYr53ZA5gloZ2Ujc62j5sWi7rx_-qd29-tpQGQKUoAgatgcfYECBV/s640/hobsbawm.jpg" width="640" /></a></div>
<br />carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-74729065696295636172012-09-29T21:42:00.002+02:002012-09-29T21:47:58.031+02:00Un telegramma attuale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLeMCU3aLJbGLYAfJgvixLIzppMd_XNc6ZzMfT_63yauy2Pu8tuZH4u5BnGMhh1HbaJ-Z7-EG_QdtsxVBDeBVI_rILeTuy8f9bijc3n9fS5BMTO5dq8eNzigPRjtVstRdBgxsI9Q2UilId/s1600/P7200515.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLeMCU3aLJbGLYAfJgvixLIzppMd_XNc6ZzMfT_63yauy2Pu8tuZH4u5BnGMhh1HbaJ-Z7-EG_QdtsxVBDeBVI_rILeTuy8f9bijc3n9fS5BMTO5dq8eNzigPRjtVstRdBgxsI9Q2UilId/s400/P7200515.JPG" width="400" /></a></div>
Telegramma mandato nel 1925 in piena crisi Matteotti al <<corriere della="della" sera="sera">>. Attuale?</corriere>carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-15335275227325975112012-09-25T19:58:00.002+02:002012-09-25T20:00:11.560+02:00Arditi a Milano. Rievocazione<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_XEXkckeHREMUdYAwM6S29xxkpzTPxR9cZglNEeFNkLkjchuQzMmAoX2obnsYzoqZ1AMw3hV1z_4cyQNKE3T0M1gq7zRBxdVomoVd6b6f9Hzijju5Kk5QA0q7q8Z8i3O4tly7kndBis-E/s1600/fnai02.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_XEXkckeHREMUdYAwM6S29xxkpzTPxR9cZglNEeFNkLkjchuQzMmAoX2obnsYzoqZ1AMw3hV1z_4cyQNKE3T0M1gq7zRBxdVomoVd6b6f9Hzijju5Kk5QA0q7q8Z8i3O4tly7kndBis-E/s320/fnai02.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Arditismo. Riunione a Milano. Siamo nel tardo fascismo. carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-23132560442442940872012-06-05T16:00:00.001+02:002012-06-05T16:00:30.007+02:00Storia (minima) delle riforme delle pensioni in Italia<br />
<h2 style="color: #e06666; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">LA STORIA (MINIMA) DELLE RIFORME DELLE PENSIONI IN ITALIA</span></strong></h2>
<h3 style="color: blue; margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">La pensione: un miraggio o un diritto? Quali e quante sono state le riforme delle pensioni in Italia?</span></strong></h3>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong></strong><strong><span style="font-size: medium;">Vediamo come è cambiato il nostro sistema previdenziale dalla fine dell'Ottocento al primo decennio del Duemila.</span></strong></div>
<h3 style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;"></span></strong></h3>
<h3 style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;"><br /></span></strong></h3>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">1898: nasce la
Cassa nazionale di previdenza per l’invalidità e la vecchiaia
degli opera</span></strong><strong>i</strong>: si trattava di
un’assicurazione <u><b>volontaria </b></u>integrata da un
contributo di incoraggiamento dello Stato e dal contributo, anch’esso
libero, degli imprenditori.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">1919 nasce
l’assicurazione per l’invalidità e la vecchiaia che</span></strong><strong>
– dall'anno 1920 -diventa obbligatoria </strong>e interessa 12
milioni di lavoratori.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">1939: in pieno
regime fascista </span></strong>vengono istituite assicurazioni
contro la disoccupazione, la tubercolosi. Vengono istituti gli
assegni familiari; introdotte le integrazioni salariali per i
lavoratori sospesi o ad orario ridotto. Il limite minimo per la
pensione diventa <strong>60 anni</strong> per gli uomini e a <strong>55</strong>
per le donne; istituita la <strong>pensione di reversibilità</strong>
a favore dei superstiti dell’assicurato e del pensionato.
</div>
La riforma fascista è adottata anche dalla nuova Repubblica
italiana.<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">1952: viene
emanata la legge n. 218 del 4 aprile RIFORMA RUBINACCI </span></strong>riforma
l’assicurazione per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti<strong>
(.</strong> La formula di calcolo della pensione rimane <strong>contributiva</strong>
e s’introduce l’istituto della c.d. “integrazione al minimo”,
con la quale si eroga ai pensionati con ridotta anzianità
contributiva una pensione minima che garantisce una sopravvivenza
dignitosa. Dalla fine degli anni ’50, sulla base delle previsioni
contenute nell’articolo 38 della Costituzione, che prevede tutele
per tutti i lavoratori, siano essi dipendenti o autonomi,
l’assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i
superstiti, è estesa progressivamente ai lavoratori autonomi,
coltivatori diretti, artigiani e commercianti.</div>
<br /><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">legge n. 153 del
30 aprile 1969, RIFORMA BRODOLINI</span></strong>, in base alla quale
si abbandona definitivamente ogni forma di capitalizzazione; si
adotta la <strong>formula retributiva</strong> per il calcolo della
pensione in forma generalizzata, svincolando il calcolo della
pensione dai contributi effettivamente versati e legando la
prestazione alla retribuzione percepita negli ultimi anni di lavoro
</div>
si istituisce:
<br />
<ul>
<li>la <strong>pensione sociale</strong> (per i cittadini ultra
65enni sprovvisti di assicurazione, che non hanno un minimo di
reddito) <br />-la <strong>pensione di anzianità</strong> (per i
cittadini con 35 anni di contribuzione pur non avendo raggiunto
l’età pensionabile);<br />
</li>
<li>si estende all’assicurazione invalidità e vecchiaia, nei
limiti della prescrizione decennale il <strong>principio
dell’automaticità delle prestazioni</strong>; la <strong>perequazione
delle pensioni</strong>, che consiste nella <u>rivalutazione delle
pensioni in pagamento in base all’indice dei prezzi al consumo</u>,
che diventa automatica.
<br />
</li>
<li>Dal 1975 la perequazione delle pensioni <strong>è
agganciata, oltre che ai prezzi, anche ai salari</strong>,
consentendo così una tutela effettiva del valore reale delle
pensioni. Sarà la riforma “AMATO” (amato da chi?) che la
cancellerà<br />
</li>
</ul>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">1981, PRIMA
Commissione Castellino (</span></strong>Ministro del Tesoro): analisi
del sistema pensionistico riguardo all'età pensionabile, al
collegamento percentuale alla retribuzione, alla retribuzione
pensionabile, alla cumulabilità tra pensione ed altri redditi e alla
formula di indicizzazione.
</div>
<div style="margin-right: 0.26cm;">
<span style="font-size: medium;"><u><b>PARTONO DA QUI LE
VARIE RIFORME – IN NOME DEL LIBERALISMO ALLA “TATCHER” E AL
NOSTRO UOMO FORTE DEL MOMENTO: BETTINO CRAXI</b></u></span></div>
<div style="margin-right: 0.26cm;">
.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">Nel 1983, il
Governo Craxi </span></strong>tentò di affrontare il problema, ma il
progetto approntato dal ministro del lavoro<strong> De Michelis</strong>
venne respinto già in sede di presentazione in Consiglio dei
Ministri nel luglio del 1984.
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">1984 SECONDA
Commissione Cristofori </span></strong>incaricata di predisporre un
testo di riforma che però si protrasse senza esiti fino al 1987</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;">1984-87 RIFORMA
DELLE PENSIONI DI INVALIDITÀ </span></strong>attuata con la legge n.
222 del giugno 1984, che abolì qualsiasi riferimento ai fattori
socio economici e stabilì che ai fini della concessione della
prestazione era rilevante solo la situazione sanitaria legata alla
incapacità lavorativa del richiedente. Il testo, esaminato in Aula
all'inizio del 1987 abortì per lo scioglimento anticipato della
legislatura.</div>
<b>1989-1990: </b><strong>legge 8 marzo 1989, n. 88 di
ristrutturazione dell’INPS - </strong>istituzione della GIAS
(gestione per gli interventi assistenziali e di sostegno)
<br />
<strong>legge 2 agosto 1990 n. 233 REGALO AI LAVORATORI AUTONOMI -
riforma della previdenza dei lavoratori autonomi </strong>che,
approvata con il consenso di tutti i partiti, <i><u><b>equiparò la
modalità di calcolo della pensione degli autonomi a quella dei
lavoratori dipendenti, anche se i versamenti dei primi erano
enormemente inferiori a quelli dei secondi</b></u></i>. La nuova
legge disponeva, con effetto dal 1° luglio 1990, che la misura dei
trattamenti pensionistici venisse calcolata sulle contribuzioni
versate dal 1982 in poi, applicando alla media dei redditi degli
ultimi dieci anni (indipendentemente dai versamenti effettuati prima)
o al minor numero di essi anteriori alla decorrenza della pensione,
un <strong>coefficiente di rivalutazione pari al 2%</strong> per anno
di iscrizione, con un massimo di 40 anni per cui la misura massima
della percentuale di commisurazione della pensione al reddito veniva
fissata dalla legge nell’80%.
<br />
<div align="CENTER">
<br /><br />
</div>
<div align="CENTER">
<br /><br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;"><b>1992 – 1995
RIFORMA TREU – RIFORMA CIAMPI</b></span></strong></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong><span style="font-size: medium;"><b>1995 RIFORMA
DINI</b></span></strong></div>
ha rivoluzionato il sistema pensionistico italiano, con il cambio
da RETRIBUTIVO A CONTRIBUTIVO
<br />
Il cambiamento più importante riguarda le modalità di calcolo
della pensione. Nella fase antecedente al 1995 la somma a cui
ammontava le pensione mensile veniva calcolata in base alla media
dello stipendio percepito negli ultimi 10 anni. L'importo finale si
aggirava all'incirca attorno al 70% di questa media. Con Dini,
invece, il calcolo della pensione si effettua in base alla quantità
dei contributi versati. La conseguenza diretta di questa riforma è
un <span style="font-size: medium;"><u><b>taglio delle precedenti pensioni di quasi il
50%</b></u></span>. Per coloro che alla data di avvio della riforma,
nel 1995, avevano già accumulato almeno 18 anni di contributi vale
un sistema "misto" che prevede che il calcolo
dell'effettiva pensione percepita dipenda per il 50% dai contributi
versati e per il rimanente 50% dal proprio reddito. Per quanto
riguarda l'accesso all'età pensionabile, la riforma prevede, con 35
anni di contributi, una fascia di età tra i 57 e i 65 anni. Al
contribuente è lasciata la possibilità di scegliere, con incentivi
crescenti per prolungare l'età lavorativa: a 65 anni si ottiene la
pensione piena (quella che il contribuente avrebbe percepito con il
vecchio sistema) e a 67 anni la pensione piena più un <a href="http://www.assicurazione.it/premio-assicurativo.html">premio</a>.
Inoltre, essendo la pensione calcolata non più in base all'ultimo
stipendio ma all'ammontare (rivalutato) dei contributi, più si
rimane sul posto di lavoro, più alta sarà la pensione.
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><b>2004 - RIFORMA MARONI</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
La Legge n. 243 del 23 agosto 2004, pubblicata sulla G. U.
del 21 settembre 2004, <strong>(entrata in vigore il 6.10.2004)</strong>
attua una nuova riforma del sistema previdenziale.
<br />
<br /><br />
<br />
<strong>La riforma PREVEDEVA, per il periodo 2004-2007, incentivi
economici per coloro che decidono di continuare l’attività
lavorativa anche se in possesso dei requisiti assicurativi e
anagrafici per il diritto alla pensione di anzianità</strong>.
<br />
<br /><br />
<br />
La riforma si propone di raggiungere due obiettivi, largamente
condivisi a livello europeo:
<br />
<ul>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<strong>elevare gradualmente l'età
pensionabile</strong>, principalmente su base volontaria, con il
prolungamento dell’attività lavorativa ( comma 6 e 7);
</div>
</li>
<li><strong>sviluppare la previdenza complementare</strong>, da
affiancare a quella pubblica, finanziandola con il T.F.R. OSSIA
RIUSCENDO A ERODERE ANCHE L'ULTIMO BALUARDO CONTRO LA POVERTA'
EFFETTIVA -
<br />
</li>
</ul>
<ul>
<li>ai lavoratori la cui pensione è liquidata esclusivamente con
il sistema di calcolo contributivo (lavoratori privi di anzianità
contributiva al 31 dicembre 1995 ossia tutti i lavoratori che hanno esercitato l’opzione
per il calcolo contributivo)
<br />
</li>
</ul>
<br /><br />
<br />
<strong>QUESTA RIFORMA NON E' MAI STATA APPLICATA ALLA PREVIDENZA
DEI LIBERI PROFESSIONISTI! - con una Circolare del ministero n. 105
del 19 settembre 2005</strong><br />
<br /><br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><b>RIFORMA 2007</b></span></div>
Requisiti per andare in pensione:<br />
<ul>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
65 anni d'età per gli uomini, 60
per le donne
</div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
40 anni di contributi
indipendentemente dall'età
</div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
35 anni di contributi e 60 d'età
(61 per gli autonomi)
</div>
</li>
<li>35 anni di contributi e 57 di età per le donne (la rendita
sarà calcolata soltanto con il metodo contributivo)
<br />
</li>
</ul>
Regimi particolari saranno previsti, d'intesa con le parti
sociali, per:<br />
<ul>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
chi ha esercitato un lavoro
usurante o precoce
</div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
le lavoratrici madri
</div>
</li>
<li>chi assiste disabili
<br />
</li>
</ul>
<h4>
Dal 2010</h4>
Requisiti per andare in pensione:<br />
<ul>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
40 anni di contributi a
prescindere dall'età
</div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
35 di contributi e 61 anni di età
(62 per gli autonomi)
</div>
</li>
<li>Per le donne restano i 60 anni di età
<br />
</li>
</ul>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><b>RIFORMA TREMONTI</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
stretta sull'età pensionabile –
aggancio all'aumento medio della vita (e alla diminuzione della
qualità della stessa...) - stretta sulle pensioni di invalidità,
di reversibilità, ecc.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><b>2012 – - RIFORMA
MONTI</b></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
l'Europa ci chiede una nuova riforma.
Monti ubbidisce – la pensione non è più un diritto, ma un
privilegio. Occorre dire altro?</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Dal 1898 una lunga serie di riforme,
una lento ma tenace lotta per la conquista dei nuovi diritti, fino
agli anni Settanta, poi un lento e inesorabile declino. Ai sindacati,
ai partiti, alla società civile, ai lavoratori non è restato che
lottare per rallentare il più possibile, cedendo ogni volta quote di
diritti acquisiti.</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
e ora, i soliti consigli di lettura:</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
per uno sguardo più "datato" ma molto documentato è valido sempre il libro di Armando Cherubini,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Storia delle previdenza in Italia, 1860-1960</i>, Editori Riuniti, Roma 1977,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
oppure, più recente,</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Antonietta Albanese, Carla Facchini,
Giorgio Vitrotti, <i>Dal lavoro al pensionamento:
</i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>vissuti, progetti : riflessioni e
ricerche, </i>Franco Angeli Editore, Milano 2006<i></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUkYFaFcgRrNdj5V0dh4z4uFo1w9eN81ecVDhEZIG7ZrOKZfgkO9EhPng8SSgxbWNQwFdbKVfVbL_01Rqxa-dQGV1DXcRdQsqcyhmY3K4S9lR8no7p3UhAYWLvRfRL2b0ulXL3qdoaCfc8/s1600/pensione-angeli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="libro " border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUkYFaFcgRrNdj5V0dh4z4uFo1w9eN81ecVDhEZIG7ZrOKZfgkO9EhPng8SSgxbWNQwFdbKVfVbL_01Rqxa-dQGV1DXcRdQsqcyhmY3K4S9lR8no7p3UhAYWLvRfRL2b0ulXL3qdoaCfc8/s320/pensione-angeli.jpg" title="Albanese, Facchini, Vitrotti" width="228" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><br /></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-40359501167535896822012-05-10T15:18:00.001+02:002012-05-10T15:18:22.877+02:00E se tentassimo di collaborare?<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
«Il terreno comune c’è. Ed è
quanto di più nobile e attraente possa offrirsi a degli spiriti sinceramente
amanti del progresso e della libertà. E’ la lotta contro le attuali classi dirigenti,
grette, incapaci e disoneste, si chiamino borghesia o plutocrazia o
pescecanismo o parlamentarismo. Non è possibile lasciar loro più oltre la
potenza del denaro e il potere governativo e amministrativo: sono una casta che
deve cadere, e cadrà».</div>
<br />
(Mario Carli, Roma Futurista, 19 luglio 1919)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg33XU8tT4YD0ErRzq9MLKwvzQuO8jAmgmmQpT4M1DpbgA2hXlm6ZDmTpujS9aG5Az0SDdiqjewrziFBjjUtrlJiZLxNl1vAoTVIl1JJOIxpfFSNgEx1wD4vSHfWe_8knhzOrUAHy_F6YoW/s1600/romafuturista.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="356" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg33XU8tT4YD0ErRzq9MLKwvzQuO8jAmgmmQpT4M1DpbgA2hXlm6ZDmTpujS9aG5Az0SDdiqjewrziFBjjUtrlJiZLxNl1vAoTVIl1JJOIxpfFSNgEx1wD4vSHfWe_8knhzOrUAHy_F6YoW/s640/romafuturista.jpg" width="640" /></a></div>carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-43781605205016416762012-05-06T23:51:00.001+02:002012-05-06T23:57:56.916+02:00I rituali -I due in secondo piano, uno con i baffi e uno con il faccione. E' facile ...<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHEDj8O0hQRJwXWRf62CUrUKAuHKPNYO7I3uJpCbA71eJIoiL_xvCvZKuwkND8_am4oN6MHomSh3xAR2Mssysa8CquJHf3QE32_VqVMLDuK_Znc9B2lseJLdODcsC57JHsKkFquzI2IP2V/s1600/canegatto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHEDj8O0hQRJwXWRf62CUrUKAuHKPNYO7I3uJpCbA71eJIoiL_xvCvZKuwkND8_am4oN6MHomSh3xAR2Mssysa8CquJHf3QE32_VqVMLDuK_Znc9B2lseJLdODcsC57JHsKkFquzI2IP2V/s1600/canegatto.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2g2PDc1L9-RwNLJdoWFL5627uAuurLErs2ur2zJfNs0NPBKuoN27J4K71Hwto70E6SFvKLGdmMHVqWO8_xfjXutOXU1teg8S2mJypA-KFkU9h5CRCt2F03wI-PsgtE6ae6wqaL2x3Onqq/s1600/palco.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1041802867180805396.post-4822460938586150322012-05-06T23:25:00.003+02:002012-05-06T23:25:57.837+02:00I volti del fascismoMi rivolgo ai tanti appassionati di storia italiana. Sto cercando di individuare in alcuni filmati dell'Istituto Luce alcuni personaggi dei quali mi sto occupando da tempo. Io ho qualche idea. Ma volevo un vostro aiuto.<br />
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Il primo: anni 1924-25<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghQXwPjE2hFy0y5JvXVwv8uFXjY1M7HLb_9R5WQnGfQgoLrtTaegusymVGE4GSJA6Ekpzs1mAEEtvUJQrElz2seQU80bJUqV-1dMPpZDORZ_M4dGQCkU3gInrRKUYFW8cH6YkBWIOzVjWG/s1600/chi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghQXwPjE2hFy0y5JvXVwv8uFXjY1M7HLb_9R5WQnGfQgoLrtTaegusymVGE4GSJA6Ekpzs1mAEEtvUJQrElz2seQU80bJUqV-1dMPpZDORZ_M4dGQCkU3gInrRKUYFW8cH6YkBWIOzVjWG/s400/chi.jpg" width="400" /> </a></div>
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<br />carlohttp://www.blogger.com/profile/03899482644265843110noreply@blogger.com1