«Il terreno comune c’è. Ed è
quanto di più nobile e attraente possa offrirsi a degli spiriti sinceramente
amanti del progresso e della libertà. E’ la lotta contro le attuali classi dirigenti,
grette, incapaci e disoneste, si chiamino borghesia o plutocrazia o
pescecanismo o parlamentarismo. Non è possibile lasciar loro più oltre la
potenza del denaro e il potere governativo e amministrativo: sono una casta che
deve cadere, e cadrà».
(Mario Carli, Roma Futurista, 19 luglio 1919)
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